Amazon sta lavorando alla realizzazione di un drone per consegnare i prodotti acquistati. Il colosso dell’e-commerce mondiale sta valutando l’idea di velocizzare le proprie consegne, ma in che modo? Via drone aereo. L’obiettivo di costruire una flotta di droni automatizzati in grado di procedere alla consegna dei pacchi sembra pronto a realizzarsi. Il settore di Amazon Prime Air sta già lavorando assiduamente al progetto e i prototipi di droni che saranno impiegati in futuro sembrano già essere pronti.
Una domanda però sorge spontanea, quanto è pericoloso far volare dei doni di metallo su un centro abitativo? Ebbene la risposta è presto semplice, molto pericoloso, ma gli ingegneri Amazon hanno già pensato ad una soluzione.
Infatti, in caso di emergenza come il malfunzionamento di un drone in volo, quest’ultimo sarà in grado di autodistruggersi, in modo tale che se dovesse precipitare sopra qualche individuo lo farà in mille pezzi, non danneggiando mortalmente nessuno.
Drone di Amazon: come si autodistrugge?
Il brevetto di Amazon appena registrato spiega il funzionamento di autodistruzione dei droni. Un “controller a frammentazione” a bordo del drone, sarebbe in grado di azionarsi laddove il sistema riveli un guasto pericoloso, come un’eventuale esplosione della batteria o un problema nel propulsore.
Il sistema di autodistruzione descritto sembra altamente complesso dal momento che in poco tempo il computer a bordo del drone riuscirà a calcolare l’entità dell’eventuale danno, la traiettoria di volo, le condizioni meteorologiche e il terreno sul quale sta volando. Una volta raccolti tutti questi dati, sarà automaticamente predisposta la sequenza autodistruttiva che permetterà al drone di smantellarsi velocemente prima di cadere al suolo.
Ovviamente è stato decretato essere più funzionale e meno pericoloso cadere con meno pezzi addosso possibili e anche senza il pacco eventualmente trasportato.
L’idea sembra davvero interessante e rivoluzionaria eppure la quantità di lavoro dietro al progetto è molto più vasta di quanto si possa credere, basti pensare ai vari numerosi problemi che un oggetto del genere potrebbe affrontare a seconda del tratto di strada sorvolato.
L’idea seppur geniale, sembra ancora utopica, eppure Amazon ha costruito le basi di quella che sarà a tutti gli effetti la consegna del futuro.
Jacopo Pellini