Secondo recenti studi il 33% degli italiani è affetto da amaxofobia
Si chiama amaxofobia ed è classificata clinicamente come fobia specifica. Sono affette da questa paura tutte le persone che entrano in uno stato ansioso al solo pensiero di dover condurre un veicolo. Dal greco άμαξος (amaxos, “carro”) e φόβος (phobos, “paura, timore”), il termine è associato al rifiuto di mettersi al volante.
La paura ha spesso ragioni differenti. Per molti, questa fobia irrazionale è causata da pensieri negativi. Per altri, è fondata in traumi come incidenti stradali. Lo stato d’ansia a cui il soggetto può arrivare, in alcuni casi risulta incontrollabile. Tachicardia e crisi molto pronunciate sono solo alcuni dei sintomi possibili.
Nei casi meno estremi, il soggetto riesce a tranquillizzarsi. In molti altri, invece, è necessario l’intervento di uno specialista del settore. Solitamente, gli eventi più accentuati sono legati a condizioni traumatiche che possono essere curate da sedute psicologiche. Spesso, lo psicologo riesce ad abbattere i muri e a riportare il paziente a uno stato di calma.
Molto curioso è il fatto che i soggetti non hanno timore dei veicoli, ma solo di condurli. Sedere sul sedile del passeggero anteriore non causa drammi. Tutto è possibile purché si rimanga semplici passeggeri. Tuttavia, questa fobia irrazionale rende molto complicati gli spostamenti in alcuni casi e, anche se non sembra, rende molto complicata l’esistenza di chi ha la necessità di guidare.
Dunque, ecco il motivo per il quale molti non accennano neanche a voler prendere la patente, consapevoli di non riuscire a mettersi alla guida. Molto peggio, vi sono parecchi casi in cui l’amaxofobia subentra dopo il conseguimento della patente.
Una fobia questa del tutto invalidante, in particolar modo per i lavoratori che si danno alla continua ricerca di un’alternativa pur di non dover ricorrere alla guida.
Maria Giovanna Campagna