Raccogliendo il mitico fungo rosso e bianco, Mario, protagonista dell’omonimo e popolarissimo videogioco, diventa imponente. Non è pura invenzione, perché in natura questo fungo esiste davvero: è l’Amanita muscaria. Psicoattiva e velenosa, la diffusa specie fungina provoca effetti di alterazione visiva, tra cui micropsia. Così, se tutto intorno sembra piccolo, chi lo mangia crede di essere più grande.
Piccolo Mario diventa Super Mario: la micropsia
Super Mario Bros, re dei videogame, conquista il pubblico del mondo intero negli anni Ottanta. Un improbabile eroe, un idraulico minuto che vince su tutti i nemici: merito anche dei Super funghi che conferiscono a Mario poteri speciali. Se è stata la mente creativa di Shigeru Miyamoto a concepire il brillante microcosmo del gioco edito per Nintendo, è stata la natura a ispirare uno dei Power Up più celebri del suo protagonista. È l’Amanita muscaria, conosciuta anche più prosaicamente come Ovolo malefico e comune nelle foreste di conifere e latifoglie, a essere responsabile degli iconici ingrandimenti di Mario.
Quando il Piccolo Mario si imbatte nell’inconfondibile fungo rosso e bianco, oltre a rendersi quasi invincibile, raggiunge il doppio della sua stazza. Un potenziamento che restituisce in maniera grafica e suggestiva un autentico effetto collaterale dell’Amanita muscaria. Se ingerita, infatti, essa genera nell’uomo disfunzioni percettive, alterando la reale dimensione degli oggetti circostanti, che risultano significativamente più piccoli. In termini scientifici si parla di micropsia: diretta conseguenza, per il soggetto che la sperimenta, è la sensazione di essere superiore in proporzione rispetto all’ambiente.
Sindrome di Todd e psichedelia
Cosa hanno in comune Super Mario e Alice nel Paese delle Meraviglie? Entrambi crescono improvvisamente in seguito all’effetto del fungo in questione. Fuori dalla magia letteraria e dal fascino del videogioco, la condizione di distorsione spaziale, che crea l’illusione di essere più grandi in relazione a tutto il resto, rientra nel quadro clinico della cosiddetta sindrome di Todd o, appunto, di Alice nel Paese delle Meraviglie. Se il primo nome suona familiare all’interno dell’universo di Mario Bros è perché è stato attribuito a un altro personaggio, Toad – e non è un caso che abbia le sembianze di un fungo. Lo psichiatra John Todd è stato il primo a individuare, negli anni Cinquanta, la sindrome, descrivendola come un disturbo che presentava, tra i suoi sintomi, micropsia associata a emicrania. Lewis Carroll, autore del visionario romanzo, probabilmente ne era affetto e potrebbe quindi aver modellato le vicende della protagonista a partire dal trascorso personale. Un’ipotesi, quest’ultima, dello stesso Todd.
A indurre le allucinazioni ottiche, nell’Amanita muscaria, è un composto psicoattivo, il muscimolo. Le deformazioni che ne derivano danno luogo, in aggiunta alla micropsia, ad apparenti rallentamenti motori, impressione di temporalità dilatata e falsata percezione delle distanze. Un’esperienza psichedelica che sembra aver persuaso l’immaginario ludico di Mario Bros, epurato chiaramente dai tratti espliciti che l’assunzione di sostanze psicotrope comporta nell’individuo.
A Mario ciò che è di Mario
Se a qualcuno fosse venuto il desiderio di provare il fungo rosso e bianco è bene ricordarlo: è pericolosamente velenoso. Poco gentile a dispetto della sua apparenza invitante, l’Amanita muscaria suscita infatti una serie ulteriore di reazioni nell’organismo di cui micropsia e psichedelia rappresentano solo parte dello scenario.
Elementi come il già citato muscimolo sono capaci di provocare un’intossicazione non trascurabile. Vertigini, tremore, formicolio diffuso, nausea e convulsioni completano il quadro di una sindrome, detta panterinica, che richiede l’intervento tempestivo di soccorso medico.
Insomma, se vogliamo sentirci “super” come Mario, meglio rispolverare una vecchia console Nintendo, preventivando un unico effetto collaterale: la nostalgia.
Essendo un grandissimo fan degli intramontabili anni 90, ho trascorso gran parte della mia giovinezza su questa serie…oggi scopro, grazie a voi, questo dettaglio!