A Modena si terrà, quest’anno, il primo Festival della Giustizia Penale. Nelle giornate del 13 e del 15 giugno si svolgerà la prima edizione di questo evento organizzato dalla Camera penale di Modena. Ed è proprio il presidente di quest’ultima, Guido Sola, ad annunciare la partecipazione di Amanda Knox come ospite, in un convegno intitolato Il processo penale mediatico. Amanda, ha spiegato Sola, fu l’emblema del processo mediatico e ha subito accettato il nostro invito.
Il tweet di Amanda Knox
La partecipazione della giovane di Seattle dovrebbe essere quasi certa e a conferma c’è anche un tweet della Knox che si dice onorata dell’invito e contenta di tornare in Italia per la prima volta. Da molti anni Amanda dichiara infatti di voler tornare in Italia, per voler “chiudere un cerchio” della sua vita. La vicenda che la vide coinvolta a Perugia (dove la Knox studiava), ovvero l’omicidio della sua coinquilina, Meredith Kercher, fu uno dei casi di cronaca nera più seguito e commentato nel 2007, che ha visto il coinvolgimento di molte nazioni, in primis l’Italia, poi l’America e l’Inghilterra, la patria della povera vittima.
Il lungo processo per l’omicidio di Meredith Kercher
Era il novembre del 2007 e la sera dopo la festa di Halloween il cadavere della studentessa inglese venne trovato proprio da Amanda Knox e dal suo allora fidanzato Raffaele Sollecito. A causa anche di alcune contraddizioni durante la loro deposizione presso il comando, vennero subito monitorati e poi arrestati il 6 novembre 2007. In primo grado furono condannati. I giudici d’appello ribaltarono completamente la sentenza, ridando ai giovani Knox e Sollecito, la libertà dopo 4 anni di carcere.
La cassazione annullò la prima assoluzione
La Suprema Corte di Cassazione annullò però il processo di secondo grado e terminò con una nuova condanna per i due fidanzatini. È solo nel 2015 che viene messa la parola fine con un’assoluzione per i due per “non aver commesso il fatto”. Il caso che ha visto coinvolti Amanda Knox e Raffaele Sollecito ha letteralmente diviso in due l’Italia e il mondo, tra colpevolisti e innocentisti. Ad essere condannato per l’omicidio di Meredith Kercher alla fine fu Rudy Guede, livoriano, che, con il rito abbreviato, prese 16 anni per “concorso in omicidio”. Con chi è ancora dato da sapere…
Marta Migliardi