Altrimenti siamo fottuti! Lo dice chiaramente Hallam, senza giri di parole.
Con un linguaggio chiaro e lineare, quello di un manuale che mira a istruire più che a stupire, l’autore delinea il tipo d’azione necessaria: la rivoluzione.
I riformisti hanno avuto il loro tempo, proponendo cambiamenti graduali rivelatisi poi del tutto inefficaci. Il punto è semplice: l’inquinamento e lo sfruttamento indiscriminato delle risorse hanno generato conseguenze disastrose sul nostro Pianeta. Surriscaldamento globale, scioglimento dei ghiacciai, aumento esponenziale della CO2: tutte queste cose si alimentano a vicenda, ed il loro avanzare porterà, nel prossimo futuro, alla morte di milioni di essere umani.
Hallam non si nasconde dietro falsi ottimismi: non è sicuro che il piano proposto in Altrimenti siamo fottuti! funzionerà.
Quel che è certo, però, è il disastro di cui sarà vittima il genere umano nel caso in cui la rivoluzione non fosse attuata. L’attivista spiega quindi ogni dettaglio, dalla preparazione e divulgazione all’atto concreto, fino poi a dilungarsi sul come dovrà essere gestito il post rivolta, per costruire una società votata al bene comune e non rischiare di ricadere nello status quo.
Due sono i punti cardine della rivoluzione: la non violenza e la trasversalità. L’umanità intera è in pericolo, nessuna bandiera deve quindi sventolare, e nessun atto violento è ammesso nella lotta.
Roger Hallam è cofondatore di Extinction Rebellion, un movimento composto da attivisti, ambientalisti e scienziati. Il gruppo intende spingere i governi di tutto il Mondo a dichiarare l’emergenza climatica. Gli esponenti di Extinction Rebellion ritengono inoltre che sia fondamentale portare le emissioni a zero entro il 2025, e lavorare senza sosta affinché si approdi in un futuro in cui saranno le assemblee di cittadini a stabilire le misure da adottare. Quest’ultimo punto è fondamentale, poiché i cittadini sono, per loro natura, concentrati sul bene comune e svincolati dagli interessi economici e di potere, che invece ingabbiano la classe politica.
Sono tantissimi i volti noti che sostengono il movimento. Tra essi Thom Yorke, Jude Law, Emma Thompson, Brian Eno, Natalie Imbruglia e Bob Geldof.
Toccherà agire anche a noi, Altrimenti siamo fottuti!
Mariarosaria Clemente