L’allerta terrorismo in Italia, e in generale in tutta Europa, si è alzata in seguito agli eventi del 7 ottobre che hanno portato al conflitto israelo-palestinese. C’è stato un aumento progressivo dei controlli, annunciato anche dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro Matteo Piantedosi, nei giorni scorsi.
Aumentano i controlli per l’allerta terrorismo in Italia
Nei giorni scorsi il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha riunito il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, assieme alle forze di polizia e l’intelligence, per adottare ulteriori misure per mantenere alta l’allerta terrorismo in Italia. Con l’arrivo delle feste natalizie e di conseguenza di grandi eventi e raduni della popolazione si è sottolineata la necessità di un aumento dei controlli per la sicurezza.
Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica ribadisce un’attenzione massima alle manifestazioni in piazza, soprattutto a quelle che si riferiscono al conflitto e alle questioni Gaza-Israele, e a un rafforzamento della sicurezza sugli obbiettivi sensibili a Natale e Capodanno.
In Italia non ci sono prove che si stiano preparando operazioni terroristiche ma l’antiterrorismo monitora gli ambienti a rischio, come carceri e web, per evitare pericoli vista l’allerta terrorismo in Italia sottolineata più volte dal ministro dell’Interno negli ultimi mesi. Non sono presenti nel nostro territorio delle cellule terroristiche strutturate, ma quello che si teme di più è l’azione del singolo. Sono aumentati i controlli al Vaticano e nel quartiere ebraico romano, in tutte le città l’attenzione è nei centri commerciali e nella vita notturna. Inoltre, prosegue anche la stretta sui flussi migratori via mare e via terra.
L’aumento dei controlli non è il primo degli ultimi mesi, Matteo Piantedosi a inizio dicembre aveva già dichiarato l’allerta terrorismo in Italia rispondendo a una questione della Camera sulle iniziative volte a contrastare il rischio di attentati e infiltrazioni terroristiche di matrice islamica:
La situazione determinata dal difficile contesto internazionale è tale da richiedere un elevatissimo livello di attenzione in quanto la minaccia terroristica si presenta spesso in maniera impalpabile, fluida e non sempre definibile. Ho pertanto immediatamente disposto un rafforzamento di tutti i dispositivi di osservazione e controllo riferiti a tutti i 28mila obiettivi sensibili presenti su territorio nazionale
A livello europeo
L’aumento dell’allerta terrorismo in Italia non è casuale, ma si instaura in una più grande allerta a livello europeo. Infatti, in tutta Europa c’è stato un aumento dei controlli e una concentrazione maggiore della sicurezza, a seguito dell’attacco a Parigi ad una scuola di Arras che ha portato alla morte di un insegnante da parte di un’islamista e quello a Bruxelles che ha portato all’uccisione di due cittadini svedesi.
Questi due episodi hanno fatto scattare un’allerta generale in Europa, come si evince anche dalle parole della commissaria agli Affari Interni Ylva Johansson, che mostrano preoccupazione soprattutto per le festività natalizie:
Con la guerra tra Israele e Hamas e la polarizzazione che provoca nella nostra società, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, esiste un enorme rischio di attacchi terroristici nell’Unione Europea. Annuncerò che ora metteremo a disposizione ulteriori 30 milioni di euro per la protezione, ad esempio, dei luoghi di culto
Dopo gli attentati a Parigi e Bruxelles in Italia è scattato immediatamente il rafforzamento degli obbiettivi sensibili per il “rischio emulazione”, come aveva sottolineato la premier Giorgia Meloni durante una sua visita alla Sinagoga di Roma agli inizi di dicembre. Solo a Roma i presidi monitorati sono oltre 4.000.
L’allerta terrorismo in Italia resta quindi alta ed è destinata ad aumentare con il degenerare dei conflitti internazionali. I controlli, già ampliati ad ottobre con un’aliquota di 400 militari dell’Esercito per rafforzare i dispositivi di controllo e sicurezza nelle principali infrastrutture ferroviarie del Paese, durante le festività saranno più intensi e maggiori in presenza di grandi eventi o manifestazioni.