I Caraibi sono colpiti ogni anno da cicli di uragani che sono destinati a peggiorare a causa degli effetti del riscaldamento globale. Per questa ragione in collaborazione alle Nazioni Unite il governo ha inaugurato un piano di allerta precoce globale che dovrà entrare in vigore entro il 2027.
I sistemi ciclonici dei Caraibi
Le acque calde al largo della costa nord-occidentale dell’Africa danno vita a sistemi ciclonici che arrivano fino all’Atlantico, per questo i Caraibi affrontano ogni anno cicli di uragani. Negli ultimi anni questi cicloni tropicali sono aumentati sia per frequenza che per forza a causa del riscaldamento globale. Come si legge sul United Nations News nel 2021 ci sono state 21 tempeste significative per la loro intensità e 7 uragani. Denunciando l’aggravarsi degli eventi meteorologici avversi a causa del riscaldamento globale Guterres, Segretario Nazionale delle Nazioni Unite rivendica la necessità di un sistema di allerta globale per fornire nuove strategie e soluzioni:
Le emissioni di gas serra in costante aumento stanno sovraccaricando gli eventi meteorologici estremi in tutto il pianeta. Queste crescenti calamità costano vite umane e centinaia di miliardi di dollari in perdite e danni. Tre volte più persone sono sfollate a causa di disastri climatici rispetto alla guerra. Metà dell’umanità è già nella zona di pericolo.Dobbiamo investire in egual misura nell’adattamento e nella resilienza. Ciò include le informazioni che ci consentono di anticipare tempeste, ondate di caldo, inondazioni e siccità.
Come riportato da ANSA oggi almeno un terzo della popolazione mondiale, in particolare nei paesi meno sviluppati e nei piccoli stati insulari in via di sviluppo, non è ancora coperto da sistemi di allerta precoce. In africa addirittura il 60% della popolazione non ha protezione. Come sempre, coloro che hanno contribuito in modo minore alla crisi sono quelli che pagano le conseguenze peggiori.
L’inaugurazione del Early Warnings for All
Il 6 febbraio del 2023 i vertici dei Caraibi, fra cui il Primo Ministro delle Barbados, il Primo Ministro di Santa Lucia, il Segretario Generale della Comunità dei Caraibi (CARICOM) e il Direttore esecutivo della Caribbean Disaster Emergency Management Agency (CDEMA) si sono incontrati con alcuni esponenti delle Nazioni Unite, fra cui il Vice Segretario Nazionale e il Segretario Generale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) a Bridgetown, nelle Barbados, e hanno inaugurato l‘Early Warnings for All. Si tratta del primo piano globale per garantire una protezione universale attraverso sistemi di allerta precoce entro il 2027 e prevede che gli persona sulla Terra sia protetta preventivamente da pericoli quali uragani, tempeste tropicali, tsunami, eruzioni vulcaniche, inondazioni, frane o epidemie. Il piano prevede la sensibilizzazione al rischio di catastrofi, le osservazioni o le previsioni dei fenomeni, la preparazione e la comunicazione di preallarmi.
Denunciando la disparità nei sistemi di tutela a eventi climatici avversi in continuo aumento Petteri Taalas, segretario generale dell’OMM sostiene l’urgente necessità di questo piano:
Il numero di disastri meteorologici in tutto il mondo è quintuplicato negli ultimi 50 anni, ma non tutti i paesi dei Caraibi dispongono di sistemi di allerta precoce end-to-end. L’Early Warnings for All Initiative mira a garantire che tutti ricevano tale protezione entro il 2027
Il piano concretamente
Lo aveva annunciato Antonio Guterres, il Segretario delle Nazioni Unite, durante un incontro tra leader di governi, agenzie Onu e finanziarie, compagnie Big Tech e imprese private avvenuto durante la conferenza COP27 sui cambiamenti climatici che si è tenuta a Sharm el-Sheikh e l’obiettivo è ovviamente la protezione e il sostegno dei più vulnerabili. L’iniziativa richiede investimenti volti a prevenire catastrofi grazie all’osservazione e alla conoscenza dei rischi. Sono previsti, sino al 2027, investimenti mirati di 3,1 miliardi di dollari che corrispondono a 50 centesimi a persona all’anno. Un costo esiguo se paragonato ai benefici garantiti. Il piano prevederà anche misure pratiche per garantire l’incorporazione alle strategie di gestione del rischio di catastrofi per evidenziare le diverse iniziative promosse dai Caraibi come il consorzio regionale per il sistema di allarme tempestivo, presieduta dal CDEMA. Elisabeth Riley, Direttrice esecutiva del CDEMA dichiara:
Il potenziamento dei sistemi di allerta precoce nei Caraibi è una priorità di lunga data per CDEMA e sono stati compiuti molti progressi. Tuttavia, nel contesto dei complessi pericoli affrontati dalla regione e del crescente impatto del cambiamento climatico, è necessario molto di più. L’iniziativa Early Warnings for All ci offre l’opportunità di rafforzare la cooperazione sugli investimenti in sistemi di allerta precoce multi-rischio per garantire la sicurezza della popolazione dei Caraibi
L’iniziativa Early Warnings for All offre finalmente ai paesi – anche meno sviluppati – di avere gli strumenti per prevenire disastri ambientali che spesso si rivelano fatali per la salute dei cittadini o per l’economia del paese. L’attuazione di questo piano deve essere una priorità assoluta per salvare vite umane e tutelare chi da troppo tempo paga gli errori di altri.
Ludovica Amico