Tra le buone abitudini che in tanti hanno iniziato a coltivare dall’inizio dell’isolamento, c’è quella di praticare dell’allenamento a casa.
L’invito di questa quarantena a lasciarsi un po’ andare e allungarsi come gatti sul divano è indubbiamente molto seducente. Tuttavia, anche i più pigri, dall’inizio del lockdown, avranno accusato il colpo delle limitazioni imposte dal delicato periodo e in tanti, sportivi e non, hanno cercato metodi alternativi per continuare (o cominciare) a fare esercizio a casa.
Le app sportive che guidano nell’allenamento sono numerosissime. Ma nessuna propone ciò che presentano ogni giorno, a partire dalle 17, in diretta su Instagram, Guglielmo Scilla e suo fratello Gabriele. Il loro programma, infatti, non permette soltanto di allenare il fisico, ma è una incetta di salutare buonumore.
Non solo cardio: una questione di cuore
Guglielmo Scilla, in arte Willwoosh, youtuber con un canale da 1,07 mln di iscritti, è costretto a passare questa quarantena in casa da solo. Due dei suoi tre fratelli, Enrico, che lo ha sempre aiutato con il montaggio dei video, e Gabriele, stuntman di professione, trascorrono, invece, il periodo di isolamento a casa della nonna. Si tratta di una situazione comune a molti: si è vicini, a volte vicinissimi, ma, pur vivendo nella stessa città, non ci si può vedere.
Cosa c’è di più spontaneo, allora, di una (video) chiamata quando ci si sente soli e si avverte la mancanza di qualcuno?
Che sia nato come gioco o per il naturale desiderio di fare qualcosa insieme, questa è già la quarta settimana che ogni giorno, puntuale alle 17, Guglielmo si collega in diretta Instagram con i due fratelli per essere guidato da Gabriele a fare un’ora di allenamento. Il training è preso estremamente sul serio, con esercizi completi che vanno dal potenziamento, allo stretching, all’aerobico. Ovviamente non mancano raccomandazioni che invitano ad ascoltare sempre il proprio corpo e a fermarsi quando si sente dolore. In realtà, l’allenamento, per quanto professionale, diventa, in modo tanto naturale quanto paradossale, anche il pretesto per fare molto altro: ridere e stare bene insieme.
La dinamica “doppia” offerta dalla diretta Instagram riesce già di suo a coinvolgere davvero tutti: gli sportivi di sempre, che seguono con precisione i movimenti insegnati da Gabriele, e i neofiti del fitness, che si possono consolare nel vedere che anche Guglielmo ha, come loro, il fiatone (per quanto dichiari una imbranataggine che non corrisponde affatto al vero! È, in realtà, molto più bravo di quanto non creda!). Nessuna sorpresa che poi, a guardare la diretta, ci siano anche spettatori comodamente seduti sul divano, per i quali è divertentissimo osservare le dinamiche tra fratelli e assistere ai numerosi sketch che intervallano la lezione.
Riddiculus!
Pronunciare parole come “quarantena”, “Covid”, “Coronavirus”, accende immediatamente sensazioni di angoscia e timore. Si tratta di termini che ci hanno fatto tragicamente familiarizzare con paure che un tempo, forse, avevamo l’ingenuità di avvertire come più lontane.
Gabriele riesce a compiere quasi una magia, esorcizzando il lessico della malattia e chiamando gli esercizi da svolgere con nomi bizzarri ma efficaci. Gli squat sono gli “stay at home/stay alive”, gli affondi frontali diventano i “corteggio Conte”, gli esercizi per le braccia vengono chiamati “metto la mascherina”, la corsa è la “fuga da Wuhan” e anche i piegamenti a terra ci accostano a un pavimento per essere “distanti ma vicini”. L’intero programma di allenamento si chiama “Fisico da Covid”, con tanto di balletto e sigla iniziali a ogni diretta.
È stupefacente accorgersi di come parole associate al timore finiscano poi per fare addirittura ridere quando risemantizzate in un contesto diverso, di leggerezza e svago. A fine allenamento ci si sente molto meglio e accade così che, oltre al corpo, si riesca a curare anche la mente.
Nascosto dietro le telecamere c’è Enrico, il minore dei fratelli, che legge i commenti inviati durante l’allenamento e, quando trova qualcosa di divertente, esplode in una risata che illumina tutte le case in cui entra.
Durante gli esercizi più duri, Gabriele fa ripetere a Guglielmo (e a tutti quelli collegati con loro) frasi come “sono fantastico”, “sono una garanzia”, e ricorda spesso di sorridere nei momenti di recupero del fiato. Per quanto ci si possa sentire degli idioti a replicare ad alta voce complimenti a se stessi in momenti in cui si è sfatti e madidi di sudore, anche in questo caso il linguaggio influenza il pensiero e, dopo un po’, ci si convince che, per quanto la quarantena possa essere abbrutente, non siamo poi così male.
“Sono una crostatina che casca sempre in piedi”: è una formula magica, un mantra che ricorda che, anche nella caduta, non bisogna sentirsi sconfitti.
L’allenamento: Uno, due, diecimila.
Willwoosh, il canale youtube di Guglielmo Scilla, è un sincero riflesso di ciò che è lui con la sua vita, e la schiettezza con la quale si manifesta in tutti i diversi format è una grande prova di lealtà verso chi lo segue. Anche Gabriele e Gianluigi, i due fratelli stuntman, hanno un canale youtube, Super Scilla bros, dove creano piccoli cortometraggi in cui danno prova delle loro abilità di stunt mostrando anche il backstage delle acrobazie.
Quando alle 17 Guglielmo accende la diretta, per quanto sia solo un’illusione virtuale, non è più da solo. La forza della coppia è tale da raggiungere una media di 8000 persone al giorno e, per la prima volta, proprio lunedì, la cifra di spettatori ha toccato i 10000 utenti.
Entrambi i fratelli sono degli ottimi motivatori, e non solo rispetto all’allenamento. Nelle chiacchierate disegnano con le parole un’idea di futuro nella quale è bello credere: si parla della fine dell’isolamento, di estate e di sdraio al mare che si romperanno sotto il peso del nostro fisico allenato. C’è il piacere di fare esercizio insieme a loro, e l’avere un impegno giornaliero che sprona a partecipare con energia e voglia di migliorarsi è una vera manna in questa quarantena.
Si riesce a scandire il tempo grazie agli appuntamenti. Dopo ogni allenamento, si ha il desiderio di fare quello del giorno dopo, che sia il “Corona training”, con gli esercizi a tema, o il “Colonna virus”, in cui si lavora con il sottofondo musicale delle colonne sonore dei cartoni animati.
Quello che si coltiva è la speranza del momento in cui, a furia di numerare gli incontri, ne perderemo il conto, e ci ritroveremo fuori dalla fase 1 di questa quarantena. Probabilmente allora le paure da affrontare saranno ancora tante e ritornare alla normalità sarà complicato. Ma l’idea naive che l’aver fatto questo allenamento ci renda davvero “una garanzia” accarezzerà le corde del nostro coraggio, convincendoci di possedere uno scudo protettivo contro i mali e i timori.
Allora, l’allenamento “Fisico da Covid” sarà una delle poche cose belle che ricorderemo di questa situazione.
Martina Dalessandro