Le Isole Cook, un piccolo arcipelago del Pacifico meridionale, sono al centro di un’importante svolta diplomatica. La loro recente alleanza nel Pacifico con la Cina segna un nuovo capitolo nelle relazioni internazionali dell’area, attirando l’attenzione di potenze come Nuova Zelanda e Australia. Mentre il governo locale esalta le opportunità economiche offerte dalla partnership, crescono le preoccupazioni sull’influenza crescente di Pechino nella regione.
Un piccolo arcipelago con un grande peso geopolitico
Le Isole Cook, un gruppo di quindici isole sparse nell’Oceano Pacifico meridionale, hanno tradizionalmente mantenuto legami stretti con la Nuova Zelanda. Nonostante la loro modesta popolazione di circa 17.000 abitanti, queste isole giocano un ruolo strategico fondamentale grazie all’estensione delle loro acque territoriali, ricche di risorse marine e minerarie. Negli ultimi anni, il loro peso geopolitico è cresciuto, attirando l’interesse di potenze globali, in particolare della Cina, la quale ha deciso si approfondire rapporti e l’alleanza nel Pacifico.
La visita di Mark Brown a Pechino
Il 10 febbraio 2025, il primo ministro delle Isole Cook, Mark Brown, ha effettuato una storica visita di Stato in Cina. Durante la sua permanenza a Pechino, ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping e altri funzionari di alto livello, discutendo di infrastrutture, commercio e sicurezza alimentare. L’incontro ha segnato un punto di svolta per le relazioni bilaterali, culminando con la firma di un accordo di “partenariato strategico” tra i due paesi, delineando dunque un’alleanza nel Pacifico tra la potenza mondiale e le Isole Cook.
Questa mossa ha suscitato preoccupazione tra i tradizionali alleati delle Isole Cook, come la Nuova Zelanda e l’Australia, che temono un’eccessiva dipendenza economica dall’influenza cinese. Il governo neozelandese ha espresso riserve sulla trasparenza dell’accordo, mentre Brown ha respinto le critiche, accusando Wellington di voler interferire negli affari interni dell’arcipelago.
I dettagli della nuova alleanza nel Pacifico
L’intesa siglata tra Pechino e Avarua copre diversi settori chiave, tra cui commercio, investimenti, pesca e industria mineraria sottomarina. La Cina si è impegnata a finanziare lo sviluppo di infrastrutture nelle Isole Cook, incentivando il turismo e l’agricoltura locali. Inoltre, le aziende cinesi avranno accesso a zone di pesca e ai fondali marini, ricchi di risorse preziose per l’industria tecnologica.
Uno degli aspetti più controversi riguarda lo sfruttamento minerario sottomarino. Le Isole Cook possiedono noduli polimetallici ricchi di cobalto, nichel e manganese, minerali essenziali per la transizione energetica e l’industria elettronica. L’accordo prevede un pagamento iniziale di 4 milioni di dollari da parte della Cina e l’avvio di programmi di ricerca per valutare l’impatto ambientale dell’estrazione in acque profonde.
La Cina e la sua crescente influenza nel Pacifico
L’interesse della Cina per le Isole Cook si inserisce in una più ampia strategia di espansione nella regione del Pacifico. Controllare aree marittime così estese significa per Pechino accedere a risorse vitali e rafforzare la sua presenza in una zona tradizionalmente sotto l’influenza di Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda.
Questo sviluppo segue il recente accordo di sicurezza tra la Cina e le Isole Salomone, che ha portato all’invio di forze di polizia cinesi per gestire tensioni interne e ha sollevato timori sulla possibilità di una futura base militare cinese nel Pacifico. Anche se il patto tra la Cina e le Isole Cook non prevede esplicitamente una cooperazione militare, gli osservatori internazionali guardano con attenzione a questa evoluzione.
Un’opportunità economica o una minaccia all’autonomia?
La nuova alleanza nel Pacifico tra Cina e Isole Cook presenta vantaggi e rischi. Da un lato, gli investimenti cinesi potrebbero portare sviluppo economico e nuove opportunità per l’arcipelago. Dall’altro, il rischio di una crescente dipendenza da Pechino solleva interrogativi sulla futura autonomia politica delle isole.
L’Australia, che ha siglato un accordo di sicurezza con le Isole Cook nel 2022, segue con attenzione gli sviluppi, mentre la ministra degli Esteri Penny Wong ha ribadito l’importanza di mantenere un equilibrio geopolitico nella regione.
L’accordo con la Cina rappresenta un passo significativo per le Isole Cook, che si trovano ora al centro di un delicato gioco diplomatico nel Pacifico. Il tempo dirà se questa nuova alleanza porterà reali benefici economici o se finirà per complicare le relazioni con i partner storici dell’arcipelago. Quel che è certo è che le Isole Cook, nonostante le loro dimensioni ridotte, stanno assumendo un ruolo sempre più rilevante nello scenario geopolitico globale.