Torna il pericolo squali in Australia. Nel giro di poche ore due surfisti sono stati aggrediti presumibilmente dallo stesso animale al largo di Gracetown, sulla costa occidentale del paese.
I due uomini sono riusciti a salvarsi
Fortunatamente sono state scongiurate le tragedie. La prima vittima, un uomo di 37 anni di origini argentine, attaccato vicino alla spiaggia di Cobblestones, si è salvato grazie alla corda della sua tavola da surf utilizzata per l’occasione come laccio emostatico. Un’intuizione geniale, attuata dagli amici del ragazzo e che ha permesso di bloccare un’emorragia fatale. Per quanto concerne il secondo surfista non si hanno notizie precise, l’unica cosa certa è che è stato morso nei pressi della vicina spiaggia di Lefthanders.
Intervento tempestivo dei medici
Il 37enne è stato prima soccorso dall’equipe d’emergenza del Margaret e poi trasferito al Royal Perth Hospital (una delle migliori strutture ospedaliere d’Australia), dove è stato ricoverato e operato ad entrambe le gambe. Le sue condizioni al momento sono stabili.
Il primo caso è stato testimoniato da un fotografo
Il tutto è stato testimoniato dal fotografo di surf Peter Jovic, il quale ha raccontato di aver visto lo squalo uscire all’improvviso dall’acqua sbalzando il surfista giù dalla sua tavola.
Chiusura del litorale
In seguito all’accaduto, la Surf Life Saving WA ha annunciato il ritrovamento della carcassa di una balena nella zona. Dunque per questo è stata predisposta la chiusura del litorale, in quanto gli squali sono attratti dai cadaveri. Inoltre è stata sospesa in via temporale la competizione Margaret River Pro Surfing, che si stava svolgendo nelle vicinanze.
Squali pericolosi anche nella Hamelin Bay
Poche settimana fa, sempre in Australia, per l’esattezza nella Hamelin Bay (situata nella parte sud ovest), erano stati trovati circa 150 delfini spiaggiati, e per questo era stato lanciato l’allarme per una possibile invasione da parte di squali, alla ricerca dei resti dei suddetti animali.
Antonio Pilato