Allarme morbillo: in Italia sono stati registrati 1.387 casi solo nell’ultimo anno, di cui 1.000 concentrati nei primi tre mesi del 2017. Il nostro Paese rappresenta da solo il 22% di tutti i casi registrati nell’intero continente, pari a 6.186. Il numero di infezioni in Italia è tra i più alti d’Europa. Infatti, siamo secondi soltanto alla Romania, con 2.702 infezioni totali. Le cifre per gli altri Stati europei, invece, sono molto più basse: 365 casi di morbillo in Germania, 145 in Polonia, 126 in Francia, 105 in Svizzera, 92 in Belgio e soltanto 89 in Austria.
I dati sulla diffusione del morbillo sono stati resi noti dall’Organizzazione Mondiale della Salute. Proprio in questi giorni, infatti, è in corso la Settimana Mondiale dell’Immunizzazione #VaccineWork che terminerà il 30 aprile. I numeri sono allarmanti soprattutto per l’Italia, dal momento che c’è stata una rapida crescita dei casi italiani, passati dai 265 dello scorso gennaio ai 419 di febbraio. Per questo nel mese di marzo il ministro Lorenzin ha lanciato un allarme riguardo il picco di casi di morbillo in Italia, sottolineando l’importanza dei vaccini per la prevenzione di questa malattia virale.
Morbillo e importanza dei vaccini: non credere a falsi miti e cattiva informazione
L’importanza e l’efficacia dei vaccini, soprattutto del cosiddetto “trivalente” per i più piccoli, è un dato di fatto evidenziato da varie istituzioni. È stato stimato, infatti, che tra il 2000 e il 2015 la vaccinazione abbia portato a una riduzione dei decessi per morbillo del 79%. Molti Paesi nel mondo hanno completamente debellato questa malattia proprio grazie all’utilizzo dei vaccini. Eppure in Italia i casi di contagio continuano ad aumentare in modo preoccupante. Gli Stati Uniti hanno addirittura messo in allerta gli americani intenzionati a visitare il nostro Paese, considerato “a rischio”.
Questo perché in Italia ancora in molti sono scettici al riguardo. Spesso i genitori rifiutano di sottoporre i propri bambini persino alle vaccinazioni obbligatorie. Tutta colpa di una lunga serie di falsi miti e di un allarmismo che ha portato le persone a credere che i vaccini non siano utili, ma persino dannosi per la salute. Prima fra tutte la vicenda giudiziaria che nel 2012 ha diffuso l’ipotesi che l’autismo sia causato proprio da tali cure preventive. In realtà, non esiste ad oggi nessuna prova in favore di questa tesi. Per questo tutti i medici consigliano vivamente di vaccinarsi, soprattutto i bambini, per i quali le conseguenze del contagio potrebbero essere più gravi.
Flavia Bustreo, vice direttore generale Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini dell’OMS ha infatti spiegato che
“Abbassare i livelli di copertura vaccinale permetterà il ritorno di malattie mortali che avevamo debellato. Tra il 2000 e il 2015 il vaccino ha impedito 20,3 milioni di morti nel mondo, ma gli ultimi dati dimostrano che è quanto mai urgente tornare a promuovere con efficacia, determinazione e, soprattutto, chiarezza i benefici della vaccinazione. A causa della diffusione di bufale e falsi miti, spesso alimentati da ingiustificati allarmismi mediatici, stiamo rischiando di fare pericolosi passi indietro. I vaccini sono sicuri e vantaggiosi, non vi è alcuna base scientifica che provi legame o correlazione tra questi e alcune patologie come, per esempio, l’autismo”.
Ranjitha Mancini