Il morbillo torna a spaventare: “A gennaio 164 casi e due decessi”, questo quanto dichiarato ieri dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin, durante un’intervista alla trasmissione Uno Mattina. Nel 2017 in tutto sono state 4991 le persone colpite da questo virus. I casi di contagio hanno avuto un notevole incremento.
Morbillo: un problema serio
Attualmente, non è possibile prevedere come andranno le cose nell’anno in corso, ma se l’andamento rimane costante ai dati relativi al mese di gennaio, la situazione potrebbe anche aggravarsi. Difatti, “i nuovi casi sono stati 164 e due persone, una di 41 anni e una di 38, sono decedute per grave insufficienza respiratoria”, inoltre molte delle persone contagiate sono state ricoverate a causa di complicanze polmonari.
“Purtroppo i dati non sono buoni. Questo ci fa capire come le battaglie per la sicurezza richiedono tempo, non fatevi abbindolare da questi personaggi che stanno cavalcando posizioni antiscientifiche, la vaccinazione resta l’unica arma di difesa”.
L’Iss (Istituto superiore di sanità) ha diffuso i dati relativi al Rapporto mensile del Sistema di Sorveglianza Integrata e nel 2018 il 93% delle persone colpite dal morbillo non è vaccinato o vaccinato con una sola dose. Il 40% dei malati ha avuto almeno una complicanza, il 50% è stato ricoverato e 12 persone sono finite all’ospedale per la polmonite. Sono stati infettati ben 14 bambini al di sotto di un anno d’età. Le regioni più colpite, con un totale dell’83% sono quattro: Sicilia, Lazio, Calabria e Liguria; in particolare la Sicilia ha il tasso d’incidenza più alto con ben 61 casi, poi il Lazio con 46, la Calabria con 16 e infine la Liguria con 13.
In totale in Italia sono avvenuti sei decessi, da quando l’epidemia ha avuto inizio: tre erano bambini al di sotto dei 10 anni e gli altri tre erano adulti. Nessuno di loro era vaccinato, quando è stato contagiato dal morbillo, solo uno di loro presentava altre patologie di base.
Un’emergenza non solo italiana
Non è solo l’Italia a dover fronteggiare questo problema, anche altri Paesi dell’Europa si ritrovano a fronteggiare l’emergenza morbillo. In Grecia sono state registrate 1463 persone infette, due di loro sono morte (il periodo preso in considerazione dal rapporto mensile dell’Iss va da maggio 2017 al 4 febbraio 2018): “molti di questi casi sono stati segnalati nel sud del Paese, tra bambini e tra adulti di età 25-44 anni nella popolazione generale“. Inoltre, un incremento di persone contagiate dal morbillo è stato notato anche nel Regno Unito (144), in Francia (115) e Svezia (28). E al di fuori dell’Europa? Le cose non vanno di certo meglio, basti pensare che si sta verificando “una vasta epidemia in Ucraina, dove sono stati segnalati oltre 2.000 casi nel 2018, inclusi 3 decessi“.
Questi dati sono allarmanti e devono mettere in guardia tutti noi, in particolare chi ha figli: vaccinatevi e vaccinate i vostri bimbi. È assolutamente inaccettabile morire di morbillo nel 2018, abbiamo i mezzi per sconfiggere questa malattia, usiamoli e lasciamo perdere i cialtroni. Una volta tanto in cui un ministro dice una cosa giusta e vera, ascoltiamolo, ne va della nostra salute e della nostra vita.
Carmen Morello