L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un preoccupante allarme in merito alla forte resistenza ai farmaci di una mutazione dell’HIV.
C’è preoccupazione per i risultanti estrapolati dall’ultimo reportage sull’HIV, pare che una forma del virus stia dimostrando una certa resistenza ai farmaci in ben 12 Paesi del Mondo.
Il report è stato pubblicato sulla rivista Nature e svela dati sconcertanti: negli ultimi 4 in paesi 12 Paesi tra Afria, Asia e America sono stati superati i livelli di guardia dell’Aids per quanto riguarda la resistenza all’efevirenz e la nevirapina.
Entrambi i farmaci rientrano tra i più importanti nei trattamenti delle persone affette.
Resistenza ai farmaci per la cura dell’HIV: i dati
I pazienti affetti da HIV sono sottoposti a un cocktail di farmaci, chiamato terapia antiretroviale. Tuttavia durante il decorso della malattia il virus è soggetto a mutamento e potrebbe sviluppare una resistenza ai farmaci.
Stando ai sondaggi lanciati dall’OMS tra il 2014 e il 2018 in un cambio di cliniche selezionate a caso in 18 Paesi del mondo oltre il 10% degli adulti affetti ha sviluppato un qualche tipo di resistenza verso i farmaci.
Se la percentuale dovesse aumentare non sarà più sicuro somministrare gli stessi medicinali al resto della popolazione, onde evitare l’aumento della tollerabilità al farmaco.
Nel dettaglio si è riscontrato che il 12% delle donne prese in esame presentava una forma di HIV particolarmente resistente, il campione maschile si attesta intorno all’8%.
Scatta l’allarme
Secondo Massimo Ghindinelli, specialista in malattie infettive operante al Pan American Healt Organization a Washigton, si è in qualche modo superato il limite.
A generare ulteriore all’arme è il livello di resistenza ai farmaci riscontrato nei neonati affetti da HIV nell’Africa Sub-Sahariana.
Si è visto che tra il 2012 e il 2018 la metà dei neonati affetti da Aids presentava fin dalla nascita una forma di resistenza alla nevirapina o all’efavierenz, spesso ad entrambi.
Le cause della resistenza
Stando a quanto dichiarato da Silvia Bertagnolio, esperta di malattie infettive presso l’OMS, al momento le cause della resistenza sono sconosciute.
Si può tuttavia sostenere che l’interruzione del trattamento può causare nei pazienti una resistenza ai farmaci.
In attesa di scoprire qualcosa di più in merito alla resistenza l’Oms raccomanda ai 12 paesi nel mirino di utilizzare in sostituzione il delotegravir.
Si tratta di un farmaco efficace e maggiormente tollerabile nella cura dell’Hiv. Pare poi che con il delotegravir le probabilità che il virus sviluppi mutazioni è decisamente inferiore.
Roger Paredes, esperto di malattie infettive presso il Trias i Pujol di Barcellona, sostiene che andrebbe incoraggiata a livello mondiale la transazione a questo farmaco.