LONDRA – Saranno i consumatori a decidere in base al loro buon senso fino a quando possono mangiare la frutta e la verdura acquistate nei supermercati. Varie catene hanno eliminato sull’etichetta l’avviso: ” da consumarsi preferibilmente entro”.
Con l’eliminazione della “data di scadenza” si taglia di fatto la qualità del cibo in vendita che con il passare del tempo perde le proprie caratteristiche nutrizionali in termini di contenuto in vitamine, antiossidanti e polifenoli che fanno bene alla salute. L’iniziativa è stata presa per combattere gli sprechi alimentari, facendo seguito a studi secondo cui la famiglia media inglese getta via 700 sterline (circa 800 euro) di cibo all’anno ancora perfettamente digeribile, con frutta e verdura fra i prodotti più frequentemente gettati via prima che diventino davvero avariati. La Tesco, la più grande catena di supermercati del Regno Unito, toglierà perciò l’avvertimento “best before” (da consumare preferibilmente prima di una certa data) da 70 prodotti fra cui mele, patate e cipolle.
L’avvertenza in questione genera confusione tra i consumatori, affermano gli esperti. “Best before” significa che, dopo una certa data, un prodotto non è più letteralmente “al suo meglio”: ma è ancora commestibile e non si rischia niente a mangiarlo. Molti rischiano tuttavia di confondere questa dicitura con “use by”, da usare entro una certa data, l’avvertenza contenuta dalle confezioni di alimenti come la carne, il pesce o i latticini che, dopo quella data, sono deteriorati e dunque non è più sicuro mangiarli. Secondo il Daily Telegraph le altre principali catene di supermercati seguiranno presto la stessa scelta della Tesco, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi.
Alessandra Serratore