Il Nuovo Centro Destra si è sciolto. L’assemblea nazionale riunita a Roma presso il centro congressi Alibert ha sancito la nascita di Alternativa Popolare. Oltre al leader Alfano, presenti le principali personalità del partito e numerosi parlamentari e delegati proveniente da tutta Italia.
Da NCD ad ”Alternativa Popolare”: cosa è cambiato?
A livello di struttura poco o nulla è mutato; non ci sono né partenze, né arrivi nelle file dei centristi. Anche il logo eredita la forma ed in parte i colori del logo di NCD. La riorganizzazione si basa però su una scelta di campo che prende definitivamente le distanze non solo dalla destra sovranista di Meloni e Salvini, ma anche da Forza Italia dopo la decisione di avvicinarsi alle forze ”lepeniste”. “Oggi è tecnicamente impossibile la missione di innovare il centrodestra – sostiene il leader di Alternativa Popolare – anche perché un pezzo di centrodestra fondamentale, Forza Italia, ha deciso di allearsi con i lepenisti e c’è un travaso di voti da Fi alla Lega Nord e a altri a destra di Fi”. Alfano ha poi aggiunto: ”Noi siamo alternativi ai lepenisti, (…), a chi ha in mente solo la ruspa, a chi dice ‘no, a chi non ha cura della Repubblica.”
Il leader ha sottolineato che non si tratta di uno scivolamento a sinistra, ma di un’opportunità di voltare pagina senza venire meno all’identità del partito. Alfano vorrebbe inserirsi in quella fascia di elettorato che non si riconosce più né nel PD che vira a sinistra, né nel centrodestra. Potrebbe aprirsi quindi quello spazio politico che il partito disperatamente ricerca: «al centro resta una prateria e quella è la nostra zona di gioco», sostiene il Ministro degli affari esteri.
Alleanze: Alfano vuole avanzare da solo
Sul fronte alleanze, per ora non si vede nulla di concreto. Alfano vorrebbe andare avanti da solo, nella convinzione che ”saranno gli altri a cercarci perché non avranno i numeri per governare” e che le altre forze si troveranno nella necessita di accettare il programma di Alternativa Popolare, pena doversi alleare con gli estremisti. Verosimilmente, potrebbero essere coinvolte altre forze di centro. Probabilmente non l’UDC di Cesa, che sembra avvicinarsi a Berlusconi. Più probabilmente potrebbero essere coinvolti i Centristi per l’Europa di Pierferdinando Casini, gli ex-montiani Civici e Innovatori e soprattutto il nuovo partito di Stefano Parisi, Energie per l’Italia.
Per quanto riguarda l’eventuale leadership, Alfano auspica che si arrivi a breve alla definizione di primarie interne al raggruppamento liberal-popolare: ”Il metodo che noi proponiamo è uniamoci e poi sia il popolo con delle primarie a scegliere il leader di un raggruppamento liberal-popolare. È un metodo democratico. Proponiamo primarie non solo per il leader ma anche per i parlamentari”.
In definitiva, a parte la ”D” questa nuova formazione sembra ereditare praticamente tutto dal Nuovo Centro Destra. Insomma, cambia tutto per non cambiare niente. La nuova Alternativa Popolare sembra essere un restyling di facciata più simile ad una scelta di sopravvivenza che ad una ventata di aria fresca nello scacchiere politico.