Sotto il nome di Fetal Alcohol Spectrum Disorder (FASD) va tutto lo spettro dei difetti riscontrati nei bambini a causa del consumo di alcool in gravidanza da parte delle madri, sotto il nome sindrome alcolica fetale (FAS) vanno invece le forme più gravi, quello che forse non sapete è che la FASD è una delle cause principali a livello mondiale di disabilità mentale, collegata a una serie di problemi neurologici tra cui l’ADHD (sindrome da iperattività e deficit di attenzione). Il collegamento tra consumo di alcool da parte delle gestanti e danni neurologici nei bambini è conosciuto, ma il meccanismo per cui accada è ancora da chiarire e naturalmente se non si sa come funziona non è nemmeno possibile stabilire l’entità dei danni e il livello di esposizione (cioè il livello di consumo da parte delle madri) richiesto. La ricerca è stata pubblicata su Chaos: An Interdisciplinary Journal of Nonlinear Science.
Un gruppo di ricercatori internazionali (da varie università ed istituzioni statunitensi, britanniche e cinesi), molti dei quali fisici, sì fisici non dottori, ha affrontato il problema tramite un metodo computazionale utilizzando la teoria del caos, i dati su cui lavorare sono arrivati da una tecnica di diagnostica per immagini del cervello chiamata magnetoencefalografia (MEG) a cui sono stati applicati gli strumenti sviluppati utilizzando la famosa teoria. Tutto questo è stato necessario perché i dati ottenuti con la MEG sono talmente complessi che in precedenza era stato difficile sviluppare delle teorie sul funzionamento del cervello di pazienti affetti da problemi legati alla FASD elaborando questi dati.
Il team ha dunque sviluppato una nuova tecnica a cui è stato dato il nome di Cortical Start Spatio-Temporal multidipole analysis che permette di stabilire quali aree del cervello sono attive nei pazienti quando sono nella MAG.
I soggetti della ricerca sono stati 40 individui, 19 pazienti affetti da FASD e 21 soggetti sani, la nuova tecnica ha mostrato che nei soggetti affetti da FASD in alcune aree del cervello la connettività era alterata. In particolare i problemi si concentravano nell’area del cervello chiamata corpo calloso. Uno dei ricercatori, Lin Gao dell’ Università Jiaotong di Xi’an ha affermato che secondo quello che hanno osservato non sembrano esserci quantità di alcool o periodi della gravidanza completamente sicuri dal rischio di danneggiare lo sviluppo cerebrale del feto.
Roberto Todini