Oggi il tasso di assunzione di alcol è aumentato notevolmente anche nei giovanissimi.
Secondo alcuni sondaggi, molto più dell’1,5% della popolazione inizia ad assumere alcol in un’età inferiore ai 12 anni e sarebbe oltre il 68% inferiore ai 16. Dati preoccupanti, soprattutto se si pensa che tali percentuali siano in realtà molto più alte, in quanto altri intervistati avranno probabilmente temuto di dire la verità, data la giovanissima età.
Risulta ormai una moda quella dell’alcolico tra amici e ciò non sarebbe un problema, se solo tutti i giovani fossero realmente informati di ciò a cui si può andare incontro. Quanti incidenti stradali sono stati causati da una birra di troppo e quante famiglie piangono ogni giorno i propri cari, vittime di un tasso alcolico di molto superiore alla media.
Per questi e tanti altri motivi è necessario che vi sia una buona informazione e, di conseguenza, una giusta prevenzione per giungere alla totale consapevolezza della tematica. In alcune scuole d’Italia, gli studenti sono invitati a partecipare a conferenze e lezioni interattive. Si spiega ai ragazzi cosa sia effettivamente l’alcol e quali siano le conseguenze di un eventuale abuso. Adolescenti di età compresa tra i 14 e i 19 anni, imparano a conteggiare il tasso alcolico presente nel sangue in base alle unità alcoliche assunte e, attraverso degli occhiali particolari, riescono a comprendere le difficoltà motorie legate a un tasso pari allo 0,8: i riflessi sono rallentati notevolmente e la visione laterale è quasi del tutto assente. Tali sensazioni risultano essere pericolose specialmente quando si è alla guida.
La legge permette la guida con un tasso alcolico pari allo 0,5 per i patentati e allo 0,0 per i neopatentati. Lo 0,5 corrisponde a due unità alcoliche, che siano birre o cocktails. A causa dell’assunzione di alcol, seppur in conformità con la legge, i tempi di reazione si distendono notevolmente e ciò può costituire un grosso problema soprattutto in situazioni di pericolo che necessitano di una frenata di emergenza.
È indispensabile che si conoscano le conseguenze di una assunzione alcolica immoderata: non riuscire a camminare dritti senza alcun segno di sbandamento è poca cosa in confronto al coma etilico, che può portare addirittura al decesso. L’alcol è una vera e propria droga che porta alla dipendenza e a successive crisi di astinenza. Questa, come qualsiasi altro tipo di dipendenza possono essere curate in centri specializzati. Un’importante conseguenza legata all’assunzione di alcol, purtroppo in grande aumento, è la sindrome alcolica fetale causata dalla noncuranza delle donne incinte. Il feto riceve direttamente, insieme alle sostanze nutritive, l’alcol assunto dalla mamma e, dopo la nascita, il bambino mostrerà una chiara dipendenza con conseguenti crisi d’astinenza (nei casi peggiori addirittura malformazioni o ritardi mentali).
L’alcol e tutte le droghe in genere, abituano il corpo a una felicità apparente che impedirà al dipendente di riuscire a provare emozioni senza assumere droga: è per questo che il corpo va rieducato.
Certamente la prevenzione occupa un ruolo molto importante nella società, almeno quanto i centri di riabilitazione, tuttavia è indispensabile non cadere nel baratro dell’ignoranza e dell’ottusità: così come una rondine non fa primavera, una birra non fa alcolista!
Maria Giovanna Campagna