Le autorità australiane hanno abbattuto molti alberi per costruire un’autostrada da 157 milioni di dollari nello stato Victoria. Non hanno però tenuto conto di un esemplare particolarmente significativo per la cultura aborigena. Si tratta di un albero sacro aborigeno che aveva almeno 350 anni ed era un luogo importante per le madri indigene. Le proteste sono state così rumorose da bloccare i lavori in corso.
Un albero sacro è come un tempio
Numerosi attivisti hanno difeso l’albero sacro aborigeno arrampicandosi sui rami e e accampandosi con le tende. Sono avvenuti arresti e disordini ma l’albero è stato abbattuto. La corte australiana ha fermato i lavori in corso date le importanti reazioni ma l’intenzione è quella di spianare la strada per costruire la costosa autostrada.
La prima senatrice donna aborigena Lidia Thorpe twitta il seguente messaggio:
Quindi se vi è piaciuto il film Avatar, forse potete apprezzare come ci si sente quando gli alberi sacri dei nostri antenati vengono abbattuti dallo stesso governo che vuole trattare con noi. Assolutamente sventrata e sento adesso il dolore dei nostri antenati.
Lidia Thorpe
https://twitter.com/lidia__thorpe/status/1320574264962002944?s=20
Non bisogna sottovalutare la questione: per la cultura aborigena un albero sacro equivale a una chiesa o un altro tempio. Si tratta di connessioni spirituali che questa cultura, come molte altre, preservano da generazioni. Gli aborigeni abitano l’Australia da più di 50mila anni, da quando non vi erano nient’altro che animali e natura. L’arrivo dei coloni britannici è avvenuto molto tempo dopo, imponendo leggi, usi e costumi.
L’albero delle direzioni
In particolare l’albero che ha scatenato forti reazioni da parte di tutti gli attivisti e difensori della cultura autoctona dell’Australia è un Eucalyptus Melliodora, in inglese è conosciuto come Yellow Box Tree. Gli aborigeni invece lo hanno soprannominato l’Albero delle Direzioni poiché da 50 generazioni le donne aborigene si recano ai piedi di questo albero, si nascondono tra le foglie e danno alla luce i loro bambini. Poi prendono le placente dei nuovi nati e le sotterrano nella terra tra le radici. Questo è un buon augurio necessario per dare alla creatura una buona direzione nella vita.
La battaglia continua
La battaglia per la difesa degli alberi continua. L’Albero delle Direzioni è uno dei molti esemplari abbattuti e ce ne sono alcuni quasi millenari che necessitano di essere difesi. E’ possibile partecipare e contribuire alla causa al Camp per la difesa degli alberi dell’area Djab Wurrung. L’iniziativa si preoccupa della devastazione di migliaia di alberi per costruire un breve pezzo di autostrada che risparmierebbe solo 3 minuti di tempo, siccome vi è già un’autostrada adiacente. Per il popolo aborigeno la natura è cultura, eliminare questi alberi significa eliminare la loro esistenza.
Cristina Meli