Il 42% delle specie di alberi native, ossia originarie dell’Europa, rischia di estinguersi: lo dice un rapporto stilato dall’Unione Internazionale per la conservazione della natura(IUCN). Un dato allarmante questo, soprattutto se confrontato con il 58% delle specie endemiche, alberi presenti solo ed esclusivamente nel nostro territorio.
Secondo l’IUCN la causa di tutto si farebbe risalire al cambiamento climatico, che sta modificando la temperatura e l’umidità, creando l’habitat ideale per i parassiti, funghi e gli insetti nocivi.
Dietro tutto questo schema “naturale”, sembra esserci la mano dell’uomo: a causa delle importazioni di nuove specie di piante, per scopi commerciali, hanno raggiunto il nostro territorio anche nuove varietà di parassiti. La loro diffusione ha creato una catena di attacchi con effetti evidenti per la salute dei nostri alberi. L’invasione di queste nuove specie non è di certo una buona notizia per la nostra amata natura: dall’abete rosso al frassino maggiore, sono ben 181 le specie a rischio estinzione.
Questi attacchi “alieni” provocano inesorabilmente conseguenze disastrose ed hanno un forte impatto sul nostro ecosistema: pensate anche solo alla strage degli ulivi in meridione, a causa della xylella asiatica, o al fungo che ha attaccato il 75% degli esemplari del frassino maggiore. La diminuzione di molte specie di alberi, inoltre, potrebbe portare alla perdita di numerosi uccelli, scoiattoli ed invertebrati che trovavano rifugio al loro interno.
Il cambiamento climatico non solo provocherà lo spostamento di fasce di vegetazione, costringendo numerose specie di animali a migrare verso nord, ma moltiplicherà l’impatto dei parassiti sulla vegetazione circostante: più a lungo dura la stagione estiva, più alcuni insetti avranno la possibilità di riprodursi più volte, alimentando i rischi di infestazioni.
Gli alberi sono fondamentali per la nostra sopravvivenza, grazie al loro processo di fotosintesi riescono ad assorbire anidride carbonica che si trova nell’atmosfera, inoltre, sono in grado di assorbire gli inquinanti gassosi prodotti dalle attività umane. Insomma, dalla loro sopravvivenza dipende anche la nostra e, se non vogliamo autodistruggere la nostra specie, dobbiamo proteggere la loro.
Come disse Julia Roberts, nelle vesti di Madre Natura:
La natura non ha bisogno dell’uomo, ma l’uomo ha bisogno della natura.
Silvia Morreale