Emanuele Morganti aveva 20 anni. Non si può morire a vent’anni. Non si può morire in quel modo e senza motivo. A spezzare la sua giovane vita, il branco. Perché il branco si sa, è forte. La vigliaccheria di chi usa la moltitudine è agghiacciante. Emanuele Morganti, è stato massacrato di botte fuori un locale di Alatri da un gruppo di persone. Non ce l’ha fatta a fronteggiare il branco. Dapprima preso a calci e a pugni, poi colpito con un oggetto metallico, probabilmente un cric. La lite era iniziata all’interno del locale, qualcuno, a quanto pare un coetaneo albanese, avrebbe fatto qualche apprezzamento di troppo alla sua ragazza. A quel punto, Emanuele Morganti, avrebbe affrontato il tizio. Successivamente, i due litiganti, sarebbero stati allontanati dai buttafuori del locale. E probabilmente, il colpo fatale sarebbe stato proprio inferto da uno dei buttafuori. In un primo momento, gli agenti hanno fermato ed interrogato venti persone, coinvolte tutte nella rissa scoppiata fuori il locale. Successivamente però, il cerchio si è stretto intorno a nove degli aggressori. Nella rissa, si sono contrapposti due gruppi misti di giovani italiani ed albanesi insieme. Inutile la corsa all’ospedale, Emanuele non ce l’ha fatta. I genitori hanno deciso di donare gli organi. Alatri è sotto choc per questa vicenda, così come lo sono la fidanzata e gli amici, che adesso chiedono giustizia. Quella maledetta notte tra venerdì e sabato, lascerà un segno indelebile in tutti. Intanto c’è chi, tra amici e testimoni, parla di omertà. Quella sera in piazza c’era tanta gente, che ha assistito senza muovere un dito per aiutarlo. Lancia un appello il sindaco di Alatri, Giuseppe Morini: “Chi sa parli. Invito tutti a dire la verità, a collaborare con gli inquirenti affinché al più presto vengano individuati i responsabili. Alatri non deve essere omertosa. Fuori da quel locale c’erano tante persone, ma nessuno ha fermato gli aggressori o contenuto la terribile barbarie, è terribile”. Ora gli inquirenti si stanno avvalendo anche delle telecamere di videosorveglianza della Piazza Margherita nel centro storico di Alatri, per capire la dinamica dell’omicidio. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Repubblica Mattarella, che dal Quirinale, ha detto : ” Bisogna contrastare le violenze, come quella avvenuta ad Alatri due giorni fa”. E c’è chi purtroppo, negli ambienti dell’estrema destra, sta strumentalizzando questa terribile vicenda, facendo circolare la falsa notizia del branco di immigrati albanesi.
La sospensione di Christian Raimo: un campanello d’allarme per la libertà di pensiero?
La sospensione di Christian Raimo dall'insegnamento è un segnale preoccupante che richiama l'attenzione sulla crescente...