AIDS- la prevenzione è ancora l’arma più potente che abbiamo. Il primo Dicembre ricorre la Giornata Mondiale contro l’AIDS e come ogni anno campagne di sensibilizzazione ci ricordano che ad oggi non esiste ancora una cura per bloccare l’infezione per cui la conoscenza e la prevenzione sono la forma di contrasto più forte a nostra disposizione
L’AIDS (Sindrome Da Immunodeficienza Acquisita) è la malattia provocata dal virus HIV (virus dell’Immunodeficienza Umana). La malattia rende il sistema immunitario meno efficiente, e quindi gli individui colpiti più vulnerabili alle varie infezioni oltre che al rischio tumori. Questa malattia è considerata una vera e propria pandemia con una mortalità del 100%.
Un po’ di storia
L’ “epidemia globale” da AIDS vide la sua comparsa nel 1981, quando l’HIV fu riconosciuto negli Stati Uniti e successivamente identificato dalla comunità scientifica. In realtà è stato ampiamente dimostrato che la sua origine risale intorno al 1920 in Africa a causa del sempre più frequente contatto tra uomo-scimmia che ha portato il virus a fare un salto di specie. La trasmissione si pensa possa essere avvenuta tramite morso o caccia e quindi contatto con pelli e carne. A causa del significativo aumento di viaggi e contatti tra popolazioni, questo virus ha viaggiato dapprima negli Stati Uniti e Brasile e successivamente in Europa.
Nel corso degli anni l’associazione dimostrata tra malattia e sfera sessuale o l’uso di sostanze stupefacenti (eroina) portò l’opinione pubblica a stigmatizzare la comunità LGBTQIA+ e tutti i comportamenti ritenuti trasgressivi. Stigma che ancora oggi, nonostante le varie compagne di prevenzione e informazione, portano i sieropositivi ad essere discriminati.
HIV chi sei?
Il ciclo replicativo di questo virus inizia con la proteina gp120. La gp120 è una sorta di chiave: se incontra la giusta serratura allora è in grado di funzionare; in particolare la serratura è la proteina CD4 presente sui linfociti T. La gp41 entrerà in gioco dopo la connessione tra gp120 e CD4 e permetterà la fusione della membrana del virus e la membrana cellulare. A questo punto il virus farà il suo ingresso nella cellula. All’interno della cellula la trascrittasi inversa partendo dalla molecola di RNA virale sintetizzerà la molecola DNA (acido desossiribonucleico) corrispondente. Questa molecola di DNA, grazie ad un secondo enzima chiamato integrasi andrà ad inserirsi nel DNA della cellula ospite.
Infezione latente o replicazione: le due vie del virus per sopravvivere
In alternativa può
L’indebolimento progressivo del sistema immunitario avviene proprio per morte dei linfociti. Per quanto l’organismo cerchi di produrre nuove cellule, si ritrova a dover combattere con numeri sempre maggiori di virus che continuano ad attaccarlo.
Ne consegue che un sistema immunitario compromesso porta l’individuo ad essere più suscettibile alle infezioni e non in grado di rispondere in maniera efficace a minacce esterne e interne.
Intuibile come, in mancanza di terapie, l’AIDS porta sicuramente alla morte. Ad oggi non esiste un vaccino contro l’HIV in quanto il virus, come tanti altri, è estremamente variabile. La ricerca perciò ha prodotto una serie di farmaci e terapie che prevedono o l’inibizione della trascrittasi inversa o sistemi per il blocco dell’interazione tra la gp120 e CD4.
Prevenire è meglio che curare
L’HIV è un virus che può trasmettersi in due modi: tramite rapporti sessuali o da mamma a figlio alla nascita o tramite latte materno.
Stando ai dati Unaids, nel 2020 le persone morte per AIDS sono circa 680.000 e quelle che convivono con l’HIV sono circa 37,7 milioni. Durante la pandemia le persone affette da HIV hanno affrontato grandi difficoltà. Intuibile che questi soggetti siano molto più suscettibili al Covid-19 rispetto alle persone che non convivono con l’HIV. I blocchi imposti dai vari paesi hanno interrotto anche i test diagnostici per l’HIV e che si traduce in un rinvio significativo delle terapie.
Ci sono paesi in cui l’HIV circola più facilmente questo perchè mancano informazione, diagnosi e accesso alle cure. In questi posti, come ad esempio l’Africa subsahariana, la pandemia da Covid-19 ha peggiorato le già difficili condizioni di vita. Il paese che vede il 67% di persone affette da HIV, le dosi di vaccino per Covid-19 sono fondamentali per essere protetti. Tuttavia nonostante la forte richiesta i vaccini non arrivano abbastanza velocemente provocando non pochi problemi.
Memorandum
Ricordiamo ancora una volta quali sono i comportamenti da adottare per limitare il contagio:
-Usare sempre il preservativo durante rapporti sessuali penetrativi, soprattutto con partner occasionali; l’uso del preservativo maschile (condom) o femminile (femidom o dental dum) sin dall’inizio del rapporto aiuta a ridurre il rischio. Questo sia in caso di relazioni eterosessuali che omosessuali.
-Pillola contraccettiva, spirali e/o diaframma sono anticoncezionali che non prevengono l’infezione da HIV o altre malattie sessualmente trasmissibili.
-Evitare contatti con siringhe, aghi, bisturi o altri strumenti da taglio non perfettamente sterilizzati,
– Trasfusioni, trapianti di organi e inseminazioni non in tutto il mondo sono soggetti a screening come in Europa. Qualora si dovesse ricorrere ad interventi di questo tipo assicurarsi che i protocolli di sicurezza siano rispettati.
-Se si sospetta di essere infetti rivolgersi immediatamente al proprio medico curante.
Link utili:
Per qualsiasi tipo di domanda o esigenza il Ministero della Salute ha disposto portale riservato sull’ argomento: https://www.salute.gov.it/portale/hiv/homeHIV.jsp
Disponibile anche l’aggiornamento delle nuove diagnosi e infezioni da HIV e casi di AIDS in Italia al 31 Dicembre 2020: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_notizie_5705_0_file.pdf
Silvia Conforti