Ahmed parte dall’Egitto da solo per chiedere aiuto per il fratellino Farid, affetto da piastrinopenia
Da Rashid Kafr El Sheikh, dal delta del Nilo, il piccolo Ahmed di tredici anni ha iniziato il viaggio che l’ha condotto in Italia. Un piccolo eroe che si è nascosto tra animali maleodoranti, sfuggito a trafficanti e ladri di piccoli tesori prima di arrivare sul barcone che l’ha condotto a Lampedusa, prima dunque di sfidare il destino.
Ahmed è partito da solo dall’Egitto con una missione. Le sue uniche compagne di viaggio sono state delle fotocopie che ha cercato di sgualcire il meno possibile, custodendole gelosamente. Giunto in Italia, scampato al pericolo di morte, ha consegnato il suo tesoro alle autorità e ha chiesto aiuto per il suo fratellino Farid, sette anni, ammalato da tre.
I certificati medici del piccolo Farid che Ahmed ha protetto fino al suo arrivo, documentano una piastrinopenia, una grave malattia per la quale la produzione di piastrine è molto limitata.
In Egitto non vi sono cure efficaci e ciò che dai medici è stato ritenuto unica soluzione possibile, l’asportazione della milza, è molto costoso: cinquanta mila lire egiziane per una famiglia che, raccogliendo datteri, arriva a percepirne all’incirca tre mila se il raccolto è abbondante.
Ahmed è il portavoce di tutta la famiglia egiziana, di mamma, papà, della sorellina più piccola di Ahmed e del fratello di poco più grande. Ahmed è il portavoce di Farid che vuole tornare a giocare a calcio con i suoi fratelli.
L’appello è stato accolto dalle strutture ospedaliere Careggi e Meyer di Firenze che si occuperanno di curare il piccolo Farid. L’intera famiglia egiziana sarà ospitata in una struttura messa a disposizione dalla Fondazione Tommasino Bacciotti, mentre la fondazione Careggi onlus ha già avviato una raccolta fondi per le cure della grave patologia.
Chiunque può, chiunque vuole farlo effettuare una donazione. Farid e la sua famiglia ne saranno felici.
IBAN: IT13D0867302805042000420393, causale: Aiutiamo Farid.
Maria Giovanna Campagna