Agricoltura biodinamica: l’esoterico approda al Senato
Martedì 8 febbraio alla Camera dei Deputati sarà sottoposta a votazione una legge sull’agricoltura biologica, che disciplina anche l’agricoltura biodinamica. Non tutti conoscono il significato di questo aggettivo fuorviante e dal suono quasi rassicurante. Chi però è al corrente di che si tratta storce il naso. E ha più di un motivo per farlo. Non è la prima volta che l’agricoltura biodinamica fa capolino nella legislatura. Il biodinamico era tornato in auge già lo scorso anno, quando una legge che equiparava l’agricoltura biodinamica a quella biologica passò al Senato. E questo avvenne con il solo voto contrario della senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo. La farmacologa, biologa e accademica autrice di testi, anche assieme a Margherita Hack , denunciò l’infondatezza delle pratiche biodinamiche, da lei definite “non solo antiscientifiche, ma schiettamente esoteriche e stregonesche”.
Che cos’è l’agricoltura biodinamica?
L’agricoltura biodinamica è un insieme di pratiche pseudoscientifiche basate sulla visione spirituale del mondo elaborata dal teosofo ed esoterista Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia. La filosofia contadina di Steiner vieta l’utilizzo di prodotti chimici, come fa l’agricoltura biologica. Inoltre, rispetta la biodiversità e la rotazione delle colture. E fin qui tutto appare ragionevole. Ma prevede anche bizzarrie superstiziose, come l’osservazione delle fasi lunari e dei cicli planetari al momento della semina. Tuttavia, tra le pratiche pseudoscientifiche che meno rendono attendibile questa filosofia c’è l’utilizzo di compost autoprodotti per la concimazione. I preparati biodinamici utilizzati per fertilizzare il terreno sarebbero in grado infatti di trasferire le forze cosmiche e soprannaturali alla terra. La modalità con cui si preparano questi compost dai poteri magici è simile a quella dei preparati omeopatici. Le ricette da seguire rigorosamente, invece, sono quelle del filosofo esoterico Steiner.
I più famosi (e assurdi) preparati biodinamici
Il più noto tra i preparati biodinamici è il Preparato 500, detto anche cornoletame. Per crearlo, bisogna rimediare del letame di vacca. Non una mucca qualunque. Serve una vacca che abbia partorito almeno una volta. Il letame va messo dentro un corno, sempre di vacca, che viene poi sepolto e fatto fermentare sotto terra per tutto l’inverno. Dissotterrato, lo si miscela con dell’acqua tiepida o piovana, ma non alla rinfusa. Lo si deve infatti dinamizzare, cioè lo si mescola per un’ora, a mano o con un apposito macchinario, creando dei vortici. Per finire, questo composto va spruzzato sul terreno con una pompa a spalla. Perché corna di mucca? La risposta è spiazzante. Il motivo sarebbe che, mentre la bestia era in vita, le corna premevano sul suo cranio, facendo penetrare nell’animale le forze formative eteriche-astrali dell’esterno.
Un altro preparato biodinamico piuttosto conosciuto è il Preparato 502 a base di fiori di achillea. Questi vanno infilati nella vescica di cervo maschio, ma solo dopo averli essiccati al sole per tutta l’estate. Anche in questo caso si sotterra il tutto.
Solo per saziare la curiosità dei veri amanti della stregoneria riportiamo anche la ricetta del Preparato 505. Per prepararlo, prendete un pezzo di corteccia di quercia e sminuzzatela in pezzettini. Farcite con questa segatura speciale il teschio di un animale domestico (per questo ci si può sbizzarrire nella specie e nel sesso). In seguito, basterà immergere il cranio in una pozza d’acqua corrente.
Agricoltura biodinamica: spiritualità antica o truffa moderna?
Al di là di stranezze procedurali che come effetto immediato hanno sicuramente quello dell’aumento del prezzo del prodotto, ci sono conseguenze più serie da considerare. Le prime sono di carattere giuridico. La legge che verrà discussa martedì prossimo, infatti, garantirebbe alle associazioni dell’agricoltura biodinamica un rappresentante al Tavolo Tecnico che deve vagliare e organizzare interventi a favore dell’agricoltura biologica. Potrebbe sembrare solo bislacco, ma l’insidia si nasconde nelle certificazioni.
Regole per il biologico e il biodinamico: che cambia?
L’agricoltura biologica è certificata e regolamentata da leggi dell’Unione Europea. Assurge alla stessa dignità giuridica anche l’agricoltura biodinamica, che però ha un’altra storia. Nasce negli anni Venti sulla visione spirituale antroposofica del mondo del teosofo ed esoterista tedesco Rudolf Steiner. Ed è regolata dall’associazione tedesca Demeter. Questo marchio di fabbrica registrato privato è l’unico che può certificare i prodotti, e il suo finanziamento pubblico avverrebbe in barba a qualunque principio di uguaglianza di fronte alla legge.
Rudolf Steiner: il tuttologo esoterista
Rudolf Steiner (1861-1925) è stato un filosofo, artista ed esoterista austriaco. Riformatore sociale fantasioso, agli inizi del Novecento fondò la cosiddetta antroposofia. Si tratta di una disciplina pseudoscientifica e filosofica, intrisa di elementi esoterici e occultistici. Il suo scopo era quello di unire scienza, filosofia ed esigenze spirituali dell’uomo.
Steiner però era un vero tuttologo e si occupò anche di arte, teatro, danza e architettura. Eresse anche un tempio dedicato alla sua filosofia in Svizzera, vicino Basilea, cui diede il nome di Goetheanum e che ancora è attivo.
Ma Steiner non lesinò in quanto a teorie e consulenze. Elaborò teorie in campo medico, indicando il vischio come cura per il tumore (trattamenti la cui utilità è smentita dall’Airc). L’esoterista tedesco fu anche un antesignano di alcune convinzioni che oggi lo vedrebbero in voga in certi gruppi. Si espresse infatti contro i vaccini, i quali sarebbero dannosi e trasformerebbero i giovani in automi, il tutto secondo un piano occulto del governi.
Cosa aspettarsi?
Durante il suo scorso mandato, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha più volte richiamato l’attenzione sulla ricerca scientifica e sui rischi legati alle derive ascientifiche. Riaverlo in carica ha rassicurato il paese per tanti motivi. Questo è certamente un ottimo motivo in più.
Irene Tartaglia