Ai cinefili duri e puri non potrà risultare estraneo un nome come quello di Agnès Varda (1928). La regista belga è stata una dei più impegnati esponenti della Nouvelle Vague, animata non soltanto da un forte sentimento sociale ma da un talento che si esprime tuttora in immagini fantasiose, limpide, dense, avvolgenti.
Autrice di capolavori come Cléo dalle 5 alle 7 e Senza tetto né legge per citare i due titoli più famosi, è rimasta sul pezzo ancora oggi, artista riconosciuta e premiata non soltanto con un Leone d’oro, tre César, l’Oeil d’Or a Cannes 2017 per il miglior documentario ma anche da un Oscar alla carriera datole non appena una settimana fa.
Moglie del grande regista Jacques Demy, ha dedicato al marito morto nel 1990 ben tre film, contribuendo al suo ricordo insieme ai suoi fan diffusi in tutto il mondo, tra cui Damien Chazelle, regista di La La Land.
Ebbene, in questo passo della sua carriera, la Varda si è unita con il famoso, giovane fotografo JR per il suo film Visages, Villages, uscito in Francia a giugno.
JR infatti, francese d’origine tunisina, amato dal grande pubblico dei giovani francesi, si è fatto conoscere per l’utilizzo di foto in bianco e nero monumentali ed il loro utilizzo su basi di palazzi e vari edifici, mischiando la street art con l’arte dello sguardo.
Visages, Villages è in fondo l’unione dei loro due percorsi artistici, fatto stavolta in giro per la Francia con un camion photomaton. Una via di mezzo quindi tra il film Senza tetto né legge della Varda, i suoi documentari ed il lavoro impegnato di JR che nelle banlieues parigine, sulla piramide del Louvre passando per le favelas e perfino Gaza ha espresso la sua passione per il volto umano.
Il film Visages, Villages uscirà in Italia dal primo marzo. Attendiamo pertanto di vedere che cosa la Varda ha preparato per noi con il suo nuovo complice artistico.
Antonio Canzoniere