Bologna, aggressione alla troupe di Striscia la Notizia: Brumotti e due cameraman aggrediti dopo un servizio sullo spaccio di droga
Non è certo la prima volta che le notizie scomode provocano risse, guerriglia e a volte uccisioni. Sempre più spesso sono i giornalisti a trovarsi in mezzo. E’ accaduto a Bologna, e questa volta ad essere coinvolta è stata la troupe di Striscia la notizia.
L’inviato di Striscia, Vittorio Brumotti stava realizzando un servizio sullo spaccio di droga, nel parco della Montagnola, vicino la stazione centrale di Bologna. Fingendosi un cliente, si è avvicinato ad un gruppo di spacciatori per acquistare alcune dosi; poco dopo ha rivelato la sua identità gridando con un megafono per denunciare l’accaduto.
La reazione degli spacciatori è stata immediata: Brumotti e i due cameraman sono stati circondati e derubati delle loro telecamere. Sono stati gli stessi membri della troupe del programma televisivo, a chiamare i carabinieri. Al momento sono stati identificati due gambiani, uno dei quali minorenni, che dovrebbero essere coinvolti nella vicenda.
Pare inoltre che anche un italiano che si era intromesso tra gli spacciatori stranieri e la troupe di Striscia, sia stato rapinato, sebbene volesse criticare le provocazioni di Brumotti e dei cameraman. Intanto le indagini proseguono nonostante ormai il parco di Montagnola, sia noto come “il parco dello spaccio”
«Oltre agli spacciatori c’è chi fa uso di droghe anche davanti ai bimbi: al chiosco dei gelati arriva una coppia e si siede, non ordina nulla, ma inizia a tirar fuori dalle tasche tutto l’occorrente per preparare uno spinello» scriveva questa estate il corriere di Bologna.
Sembra dunque che la situazione non sia migliorata ed anche se ci sono stati controlli, questi ultimi non sono sufficienti poiché una volta fatta una “retata” tutto torna come prima e si riprende l’illegale attività di spaccio quando si calmano le acque. Dopo l’aggressione,comunque l’operazione dei carabinieri si è conclusa con l’arresto di cinque africani disoccupati e senza fissa dimora oltre che con il sequestro di 119 grammi di marijuana.
Rosiello Silvia