Non c’è pace per controllori e autisti, ennesimo caso di violenza ai loro danni. La notizia passa però nel totale disinteresse.
Non è sicuramente un buon periodo per le donne. Ogni giorno, purtroppo, ci imbattiamo in notizie di cronaca che le coinvolgono. Se la passano altrettanto male autisti e controllori, sempre più spesso vittime di aggressioni. Poi ci sono notizie come questa che uniscono le due figure nell’ennesima manifestazione violenta.
La vittima infatti stavolta è una capotreno, una donna che è stata aggredita da due ragazze mentre stava esercitando il suo compito.
Durante il consueto giro di controllo si è imbattuta in due giovani donne, sulla ventina, sprovviste di biglietto. Nel mentre la capotreno chiedeva i biglietti per prendere le generalità e redigere il verbale il treno è giunto alla stazione di Prato. L’occasione del treno fermo ha fatto tentare alle ragazze la fuga e questo ha dato inizio alla colluttazione.
La capotreno ha tentato di bloccarle ma questo ha aumentato le ire di una delle due che le ha tirato uno schiaffo e successivamente un calcio. Non contenta le ha inveito contro e ha iniziato a rifilarle una serie di pugni. Uno di questi l’ha colpita al volto e l’ha sbilanciata mandandola a sbattere contro la fiancata del treno.
La donna, ferita e dolorante, è riuscita a gridare aiuto riuscendo a raggiungere 4 viaggiatori che l’hanno sottratta al linciaggio.
Il trambusto ha allertato anche il capotreno che intervenuto ha ricevuto un colpo alla nuca senza però riportare gravi conseguenze.
Cosa che purtroppo non si può dire per la capotreno che ha riscontrato una costola incrinata e la rottura del setto nasale.
Questa notizia è passata nel totale disinteresse. La categoria degli autisti e dei controllori ottengono l’interesse dei media e dei politici solo con un “tipo” d’aggressore particolare.
Qui le “ragazze cattive” sono italianissime. Allora, nessuno ha girato un video di che documentasse la scena da condividere sul web e raggiungere l’attenzione di Salvini e soci che certi elementi non se li lasciano sfuggire.
Abbiamo visto nella nostra homepage di facebook per giorni e giorni il video di un ragazzo di colore che aggrediva un’autista. Ce l’hanno mostrato come un ragazzo violento, e probabilmente lo è perché la violenza non è mai giustificata, non mostrandoci tutta la verità, ovvero che si era in presenza di un’autista che probabilmente aveva giocato troppo a GTA.
Così come con le donne, così anche con i controllori si è solidali solo quando è utile esserlo.
Noi che siamo “buonisti” siamo vicini a questa categoria di lavoratori che deve esercitare le professione in condizioni di pericolo, senza tutela e senza che nessuno muova un dito per offrire loro maggiori garanzie. Sarebbe ora che la politica aiuti le vittime anziché limitarsi a demonizzare gli aggressori, anzi, certi tipi di aggressori.
Christian Gusmeroli