Africa: nascono più figli, ma si invecchia di più

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L’Africa subsahariana ha la popolazione più giovane del mondo e in generale l’Africa è il Continente dove nascono più figli al mondo.
Seppur costantemente in calo, i tassi di fertilità superano ampiamente i quattro figli per donna, oltre sei in Paesi come il Niger o la Somalia. Per i prossimi 30 anni si stima che la popolazione del continente raddoppierà arrivando a 2,5 miliardi di abitanti.

Trend conosciuti che sono confermati dai report triennali del dipartimento per gli Affari economici e sociali dell’Onu; i rapporti però delineano un altro fenomeno: l’Africa è anche il Pianeta che invecchia con più rapidità.

I motivi dell’invecchiamento della popolazione

Tra i fattori che motivano questo andamento c’è certamente l’aspettativa di vita che aumenta stabilmente da decenni, passata da 44 anni nel 1970 ai 63 di oggi, e  allo stesso tempo stanno invecchiando le generazioni nate durante i boom demografici degli anni Sessanta e Settanta.

Inoltre, se è vero che il tasso di fertilità è alto e di gran lunga sopra la media rispetto al resto del mondo, tuttavia va gradualmente riducendosi con il passare degli anni. Se è vero che oggi oltre il 40% della popolazione ha meno di 15 anni mentre solo il 5% supera i 65, è anche vero che quest’ultima fascia è destinata a quadruplicare entro i prossimi trent’anni, con oltre cento milioni di over 65 nel 2050.

Lieve miglioramento nell’accesso alle cure

Innanzitutto questo lo si deve al miglioramento dei sistemi sanitari che, pur nella scarsa presenza sul territorio e nella povertà di medicinali, hanno avuto un forte miglioramento negli ultimi decenni. Questo ha comportato maggiori cure e un maggiore accesso alle strutture. Anche la maggiore presenza in Africa di reti idriche più sicure e la scolarizzazione hanno comportato una diffusione di una cultura della prevenzione.

Più anziani in terra africana pongono una serie di interrogativi che finora non sono stati mai affrontati, visto che si tratta di una situazione del tutto nuova.

Più anziani in Africa: cosa comporta?

Intanto questa categoria di popolazione necessita di cure e servizi ben diversi da quelli di una popolazione più giovane o addirittura infantile.
La carenza di acqua, fognature o elettricità può provocare forti disagi nella vita degli anziani impattando sullo stato di salute generale; così come le barriere architettoniche e gli ostacoli come le strade sterrate con le buche, i marciapiedi sconnessi, i gradini, rendono difficile la vita a chi ha problemi di deambulazione.

L’accessibilità di edifici pubblici o privati non è mai stato affrontato negli Stati del Continente africano.

La questione culturale

Infine il problema culturale: il rispetto dell’anziano che finora vige nel Continente quale persona depositaria di saggezza e tradizione, varrà anche un domani quando gli anziani saranno aumentati con numeri considerevolmente alti? Anche alla luce dello sviluppo urbanistico delle città, che possono non avere lo stesso attaccamento al capo famiglia anziano custode delle più antiche tradizioni?

Certamente la trasformazione della società africana comporterà anche una ridefinizione dei ruoli e delle figure familiari e anche delle antiche tradizioni; se davvero l’Africa comincerà ad invecchiare di più potrà cambiare il volto e avvicinarsi alla cultura dei Paesi più occidentali dove l’invecchiamento della popolazione è già una realtà consolidata da anni. Un’assonanza a cui però non può corrispondere uno stesso livello di civiltà e di presenza dei servizi. Per questo, il problema, anche culturale, si farà molto serio.

 

 

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