Afragola dice no alla camorra e scende in piazza con una manifestazione

Afragola dice no alla camorra

Fonte: https://napoli.fanpage.it/

La pioggia non ha fermato i cittadini e le associazioni che sono scesi in piazza oggi, 19 gennaio, ad Afragola, nel napoletano.

“Afragola dice no alla camorra” si leggeva sui cartelli stamattina a Piazza Gianturco.  A migliaia tra studenti, associazioni  e cittadini hanno risposto all’appello lanciato sui social dalla Masseria Antonio Ferraioli.

“Questa è la migliore risposta possibile alla violenza e alla paura: siamo di più, e siamo più forti, di questi quattro sciacalli che provano a spaventare la città: non ci riuscirete!”, scrivono gli organizzatori.

Sintomo di un territorio stanco che ha voglia di rialzarsi, l’evento di stamattina  è una risposta agli ultimi, tremendi,  fatti di cronaca. Solo qualche giorno fa nel comune del napoletano è esplosa una bomba che ha danneggiato una concessionaria, l’ottava negli ultimi 20 giorni.

Andrea Caso, componente della commissione antimafia, aveva infatti dichiarato:

“L’escalation di bombe che interessa da giorni Afragola ha raggiunto livelli di allarme preoccupanti, su cui non tarderà ad arrivare la risposta dello Stato, che c’è e non resta in silenzio e valuta le opportune misure”.

La questione della Masseria Ferraioli

Anche se, un po’ deludenti sono state le risposte della politica fin ad ora. Proprio in questi giorni, il comune di Afragola ha deciso di revocare l’affidamento alla Masseria Ferroioli, il bene confiscato più grande dell’Area metropolitana di Napoli.

“E mentre in città scoppiano le bombe della camorra, il Comune che fa? Lancia la sua bomba sul bene confiscato, tentando di stroncare questa esperienza di riscatto e di lotta alla camorra!”, si legge nel post sulla pagina della Masseria.

L’ associazione intitolata al sindacalista della Cgil ucciso dalla camorra ha portato avanti un grande lavoro sul territorio negli ultimi due anni. Quasi 2.000 alberi da frutta sono stati piantati in un’area incendiata e altri 2.000 peschi sono stati salvati dall’incuria, inoltre sono stati realizzati 120 orti urbani oggi gestiti da famiglie e cittadini del territorio.

Eppure non ha parlato di questi problemi Salvini, mentre salutava i suoi fans ad Afragola. In 500 si sono radunati ieri, per incontrare il Ministri degli Interni in visita. Tra baciamani e foto, il discorso si è dirottato paradossalmente sulla questione delle scorte.

“Stiamo rivedendo l’assegnazione della scorta – ha detto Salvini- per vedere chi ha più bisogno e chi non ha più necessità di protezione, chi può prendere un taxi e chi può guidare la sua auto. Conto di fare più di quello che si è fatto finora”.

L’incontro con Sorbillo

Ha incontrato anche Gino Sorbillo in mattinata il ministro leghista. La famosa pizzeria napoletana è stata danneggiata da una bomba lo scorso 15 gennaio. Non tutti hanno gradito l’incontro del leader del Carroccio con il pizzaiolo che qualche tempo fa ha fatto girare un selfie con la scritta “Nella mia pizzeria non faccio mangiare la pizza ai razzisti! Qui non entrate”.

“Grazie Gino per la tua coerenza”, scrive qualcuno sui social e anche dal mondo della politica napoletana arriva un commento. L’assessore Stefano Maria Capocelli, infatti, gli scrive:

Ci sono rimasto male Gino. Molto.
E scusami se utilizzo i social per dirtelo, ma sto cercando di imparare da te.
Stamattina ne abbiamo parlato. Evidentemente non sono stato bravo a spiegarti che, con un incontro informale, hai solo ceduto la tua immagine alla solita ed eterna campagna elettorale.
I problemi stanno tutti là dove li abbiamo lasciati due notti fa.
Bastava declinare l’invito e chiedere al ministro un incontro formale, magari ad un tavolo con Questore e Prefetto, magari insieme ad altri commercianti della zona che pure hanno e stanno ricevendo minacce. Occasione persa, l’ennesima. Peccato.
Con l’affetto di sempre, Stefano”.

Marilena Passaretti

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