Spesso la soluzione ad una situazione di stallo e difficoltà, come quella che si sta vivendo da parecchi anni soprattutto in ambito lavorativo, è avere inventiva. Non è sicuramente facile vederla sotto questa prospettiva, ma cercare di considerare la crisi economica come uno stimolo per inventarsi qualcosa di nuovo, può risultare davvero una scelta vincente.
A questo proposito, un’idea che si può considerare veramente acuta, è quella che ha dato vita a Biorfarm, la prima comunità agricola virtuale. Biofarm nasce con il principio lodevole di riuscire a creare in futuro sempre più consumatori attivi nella produzione di ciò che portano in tavola.
Capire come funziona questo sistema è più semplice di quanto si possa pensare: prima di tutto si sceglie un albero da “adottare”, iniziando così a creare un proprio campo digitale. Ovviamente ciò che si vede in digitale, corrisponde a un campo reale, coltivato biologicamente da agricoltori che condivideranno con te il loro lavoro, avendo inoltre tu stesso la possibilità di monitorare la coltivazione dall’account. Infine, quando il tuo albero è “pronto”, puoi chiedere di raccogliere la tua frutta ogni volta che vuoi, decidere se ricevere i tuoi frutti a domicilio o andare a raccoglierli direttamente nei campi.
La parte della spedizione (prevista in 24/48 ore) è stata studiata in modo egregio, affinché il frutto riesca a mantenere la sua freschezza, nel pieno rispetto della natura. I prodotti vengono infatti inseriti nei box in EPS, riciclabili e capaci di garantire 72 ore di freschezza grazie al Ghiaccio Gel, riutilizzabile all’infinito semplicemente riponendolo nel freezer, e dopodiché inscatolati in appositi box che proteggono dagli urti ed anch’essi riciclabili.
Da Biorfarm, ne traggono enormi benefici sia i clienti, che possono contare su prodotti 100% italiani e di altissima qualità, sia i piccoli agricoltori coinvolti nella community, che riescono così a mantenere la produzione del loro territorio, che non riuscendo ad essere competitiva con le realtà più grandi presenti nel settore alimentare, troppo spesso è oggetto di svendita.
Chiunque, ovunque, può diventare quindi un agricoltore digitale, ma che lo si voglia diventare o meno, Biorfarm rimane un ottimo esempio di come la tecnologia possa andare incontro alla natura, e di come possa essere vantaggioso portare avanti un’idea innovativa in cui si crede fortemente, nonostante le difficoltà.
Roberta Rosaci