“Adotta un danese”: l’ Africa risponde alla Danimarca

L’ Africa risponde alle politiche europee e in particolare della Danimarca riguardanti i migranti

Dietro l’ironia di un video si nasconde la risposta del continente nero alla Danimarca

Dopo l’enorme quantità di post danesi registrati sui social network, arriva la risposta dell’ Africa. La denuncia dei danesi riguarda l’impiego di soldi statali destinati al continente nero. Molti manifestano dissenso nei confronti di ciò, perché vorrebbero fossero impiegati i fondi per migliorare le condizioni di vita degli anziani in Danimarca.

Proprio all’ultima affermazione gli africani rispondono con un video. Chi parla è Jackson Nouwah, fondatore di un’improbabile associazione: la “Adopt-A-Dane-Foundation“.

In particolare la critica poco velata è rivolta alla riforma approvata alla fine di gennaio. Nei confronti dei migranti sarà attuata la confisca dei beni superiori a 10 mila corone.

La A.A.D.F. risponde con un accorato appello agli anziani della Danimarca, nonché all’intera Africa ad aprire le porte all’accoglienza.

Gli anziani non sono dei fardelli, ma un dono meraviglioso. In Africa amiamo i nostri anziani. Possiamo anche avere acque contaminate, epidemie ed essere senza energia elettrica ma, dai commenti su Facebook, sembra che gli anziani danesi se la passino peggio. Lasciate che ci prendiamo cura di loro” dice Jackson.

Per favore Africa, apri il tuo cuore per adottare un danese” con queste parole si conclude il video. Il fenomeno è divenuto in poco tempo virale.

L’ironia è tanta. Com’è possibile che un Paese come l’Africa possa aiutarne uno come la Danimarca? Economicamente non di certo. A livello di cure ospedaliere ovviamente no. Quasi sicuramente, però, potrà farlo sul piano umano.

Amadou Hampâté Ba ha affermato che “In Africa ogni anziano che muore è una biblioteca che brucia“. Bastano queste pochissime parole per comprendere quale sia il valore della vita che invecchia. E in Europa? L’anziano è una biblioteca o soltanto un povero vecchio a cui dover badare?

Maria Giovanna Campagna

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