L’ascesa della chirurgia estetica
Siamo davvero consapevoli di cosa sia la bellezza? Quella esteriore è sempre più importante, continua per questo l’ascesa della chirurgia estetica anche in Italia. La chirurgia plastica ha origini lontanissime. Il termine stesso “plastica” deriva da plastikos, una parola che deriva dal greco e significa “modellare, dare forma”. Secondo alcune ricerche i racconti dei primi interventi di chirurgia plastica risalgono, ai papiri egizi e ai testi sanscriti dell’antica India. Il papiro del 3.000 a. C, di Edwin Smith, spiega la prima descrizione della chirurgia di un trauma facciale, con fratture nasali e della mandibola. Quindi belli a tutti i costi, fin dall’antichità.
La chirurgia estetica è dunque un fenomeno antico che oggi sembra coinvolgere sempre più giovani, soprattutto ragazze. Cresce sempre più il numero di adolescenti che si sottopongono, ai più comuni interventi di chirurgia estetica.
Noi psicologi siamo allarmati per il crescente numero di richieste di interventi chirurgici da parte degli adolescenti che già a 16 anni iniziano a ragionare su quale parte del corpo intervenire per somigliare il più possibile ai modelli che impone la tv e oggi anche i social.
Mario Sellini, presidente della società di psicologia, Form Aupi
Adolescenti dal chirurgo per il selfie perfetto
Il ritocco tramite chirurgia estetica non piace solo agli adulti, ma si sta diffondendo sempre di più anche tra i ragazzi di età compresa tra i 13 e i 18 anni. Il motivo principale di questo trend è l’ossessione estetica di piacersi e piacere agli altri. L’obiettivo è sempre lo stesso, cambiare o migliorare l’aspetto fisico in generale e tutti quei difetti, anche minimi. La cosa ancora più preoccupante secondo gli psicologi è, che i genitori sono i primi sostenitori di questi interventi. Gli esperti del settore suddividono i giovani in due categorie. I primi sono quelli molto sicuri, che vogliono semplicemente migliorare sé stessi perché non si accontentano. Gli altri sono più insicuri, secondo i quali la chirurgia estetica può allontanarli dalla diffusa paura del rifiuto. Secondo alcuni dati recenti il 18% degli adolescenti intervistati, ricorrerebbero volentieri al bisturi per modificare il proprio aspetto.
Abbiamo lanciato l’allarme perché anche se non siamo ancora ai livelli del sud America, dove il 30% delle donne adulte si sottopone a interventi di chirurgia estetica, in un mondo globalizzato le mode o le cattive abitudini si diffondono in maniera velocissima
Mario Sellini, intervista Donna Moderna
Ad accrescere questo desiderio del “ritocchino” estetico è l’importanza che i social media – come instagram – hanno attribuito alle foto. La moda degli autoscatti con la fotocamera frontale, i famosi selfie, rivoluziona il bisogno di chirurgia estetica. L’intervento più richiesto è la rinoplastica per modificare la forma del naso e avere così un profilo apparentemente perfetto. Altri interventi richiesti sono tutti quelli che mirano a scolpire il corpo, come la liposuzione per ridurre i grassi nel corpo. Il rischio maggiore concerne i modelli di bellezza a cui i giovani si ispirano strenuamente: le labbra di Belen, il lato B di Kim Kardashian. Ritocchi adolescenziali sempre più irrealistici e sospinti da un desiderio emulativo dannoso.
Alessia Primavera