Semyon Rosenfeld, l’ultimo sopravvissuto del campo di sterminio nazista di Sobibor nel territorio polacco occupato da Hitler, è morto a 97 anni.
Semyon Rosenfeld sopravvissuto del lager nazista di Sobibor e nato in Ucraina nel 1922, nel 1940 si era arruolato nell’Armata rossa per combattere contro i nazisti. Ma dopo essere rimasto gravemente ferito ad una gamba, viene catturato dalle Ss e tradotto nel lager di Sobibor.
Aveva solo 21 anni, quel settembre del 1943, quando gli fu chiesto di imbracciare le armi e sparare. Sarebbe stato capace di uccidere? Semyon Rosenfeld, l’ultimo sopravvissuto del campo di Sobibor, non ha esitato: non avrebbe mai potuto sparare contro un uomo, ma sarebbe stato capace di uccidere un nazista.
Così ebbe inizio la rivolta nel lager di Sobibor, dove incontrarono la morte tra i 200 mila e 250 mila ebrei, prigionieri di guerra russi e zingari solo fra il maggio del 1942 e l’ottobre del 1943. Durante la rivolta i deportati uccisero undici ufficiali delle Ss e sotto la guida dell’ufficiale dell’Armata Rossa, Alexander Pechersky, riuscirono a fuggire dal campo.
La fuga
In 300 riuscirono a scappare dal campo, ma in pochissimi riuscirono a sopravvivere. Molti morirono nei campi minati intorno al lager di Sobibor, oltre 170 vennero catturati poco tempo dopo e fucilati. Semyon Rosenfeld riuscì a salvarsi nascondendosi nei boschi. E con lui altri 57 persone, fra cui 10 donne. Il sopravvissuto Semyon Rosenfeld tornò a combattere nell’esercito russo.
Intanto i nazisti, dopo la fuga di massa, smantellarono il campo e cercarono di cancellarne ogni traccia, costruendovi sopra; ma dopo la guerra gli scavi portarono alle luce le camere a gas sotterrate e i molti oggetti delle vittime dello sterminio.
Semyon Rosenfeld, che partecipò anche alla presa di Berlino, si era trasferito nello Stato ebraico dal 1990, lasciando definitivamente l’Ucraina.
In una intervista di qualche anno fa, il sopravvissuto Semyon Rosenfeld, ha raccontato che la rivolta nel lager scoppiò dopo che uno dei prigionieri aveva chiesto ad un Ss che fine avessero fatto i compagni arrivati con lui. Il nazista aveva risposto indicando il fumo che usciva dal crematorio.
L’annuncio su Facebook
A comunicare la triste notizia della sua scomparsa il premier Benjamin Netanyahu, che ha ricordato il sopravvissuto con un post su Facebook: “Semyon Rosenfeld, sopravvissuto all’Olocausto e a Sobibor, è morto. Era nato nel 1922 in un piccolo villaggio in Ucraina. Si è arruolato nell’Armata rossa, è stato fatto prigioniero dai nazisti, ma è riuscito a scappare dal campo di sterminio e ha continuato a combattere i nazisti. Possa la sua memoria essere benedetta”.
Questi avvenimenti ci aiutano a ricordare quanto sia fondamentale l’esercizio della memoria. Oggi più che mai.
Francesca Peracchio