“Esistono, oltre all’umana, altre vite e altre intelligenze che non solo sono ricche di fascino ma, per tanti e differenti motivi, meritevoli di essere conosciute. La zoologia è una disciplina bellissima, che tanto può regalarci sia di conoscenza che di gioia di vivere.”
Danilo Mainardi ci lascia oggi, a 83 anni.
Professore emerito di Biologia e di Ecologia comportamentale alla Ca’ Foscari, tra i primi etologi italiani riconosciuti, Danilo Mainardi ci lascia in eredità una passione per la natura e gli animali e un’accurata divulgazione scientifica di essi dal quale tutti abbiamo possibilità di apprendere con semplicità ed entusiasmo.
Cresciuto in un ambiente che da subito l’ha spinto verso un interessamento al mondo animale e naturale (il padre era pittore e grazie alla sua influenza Mainardi ha iniziato a disegnare e dipingere animali -illustrazioni che sono state utillzzate nelle sue stesse pubblicazioni-), Danilo Mainardi consegue uno studio improntato sulla zoologia e la biologia, dal liceo fino all’università.
“La Scelta Sessuale nell’Evoluzione della Specie” (1968) e “Il Comportamento Animale” (1970) sono le sue opere prime più rilevanti nelle quali Danilo Mainardi ha studiato l’evoluzione del comportamento animale dall’età più infantile sino all’età adulta e la capacità di adattamento delle specie animali.
Collaboratore de “Il Corriere Della Sera“, giornale tramite il quale Mainardi teneva una rubrica sul mondo animale e le sue peculiarità, ha partecipato molto spesso al programma “Super Quark“, divulgando le sue scoperte sull’etologia e i suoi studi.
La moglie rilascia oggi una dichiarazione nella quale lo ricorda con affetto, affermando che fino all’ultimo è rimasto col sorriso che lo caratterizzava. Greenpeace e LIPU (di quest’ultima è stato presidente) lo salutano e ricordano con commozione.
Dai suoi studi sul mondo animale e l’ambiente possiamo imparare tante cose, ma la più importante e di spicco, sia anche per la sua semplicità e immediatezza -com’era il suo linguaggio per tutti-, è che siamo tutti, a pari merito, abitanti di questo pianeta perché siamo tutti accomunati da uno stesso, fortissimo, reale senso di appartenenza.
“L’insegnamento più grande che può dare l’ecologia è che la nostra patria è il mondo”
Gea Di Bella