Addio alla partigiana Iole Mancini: l’ultima sopravvissuta a Via Tasso

Anthony M. from Rome, Italy, CC BY 2.0 , via Wikimedia Commons Iole Mancini

Iole Mancini: un simbolo della resistenza per la libertà

Iole Mancini, l’ultima partigiana in vita testimone degli orrori nazisti di via Tasso, si è spenta a Roma all’età di 104 anni. Nata a Nemi il 19 febbraio 1920, è stata una figura centrale nella Resistenza italiana, svolgendo il ruolo di staffetta all’interno del GAP centrale “Sozzi-Garibaldi”. Il suo coraggio e la sua dedizione l’hanno resa un’icona della lotta per la libertà, un simbolo di resilienza contro il nazifascismo.

Un passato di dolore e resistenza

Durante i giorni che precedettero la liberazione di Roma, Iole Mancini fu arrestata dalle SS e torturata nel carcere di via Tasso. Il comandante delle SS, Herbert Kappler, cercò di estorcerle informazioni sul nascondiglio del suo allora fidanzato Ernesto Borghesi, partigiano fuggito da Regina Coeli. Nonostante le torture, Iole non parlò.

Questo silenzio le salvò la vita: quando i tedeschi evacuarono il carcere, il camion su cui doveva essere trasferita subì un guasto, impedendo la sua partenza. Gli altri prigionieri furono brutalmente uccisi a La Storta.

Iole è stata una testimone e una sopravvissuta alle torture nel carcere di Via Tasso, dove fu portata tra il 1943 e il 1944, quando Roma era occupata dai nazisti. In quel posto, ci furono più di 2mila antifascisti romani incarcerati; successivamente, nel marzo nel 1944, molti di loro furono portati alle Fosse Ardeatine.

Ernesto Borghesi e il legame con la Resistenza

Il marito di Iole Mancini, Ernesto Borghesi, fu anch’egli un protagonista della Resistenza. Partecipò all’azione di resistenza di via Rasella e al fallito attentato contro Vittorio Mussolini. La coppia rappresentò un baluardo contro l’oppressione, unendo la lotta personale e familiare a un impegno più grande per la liberazione del Paese.

Un’eredità di memoria e impegno

La voce della Resistenza nelle scuole
Negli anni successivi alla guerra, Iole Mancini si dedicò instancabilmente alla testimonianza. Incontrò generazioni di giovani nelle scuole, trasmettendo i valori di libertà, giustizia e solidarietà. Le sue parole, sempre lucide e toccanti, rappresentavano un ponte tra il passato e il presente, un invito a non dimenticare gli orrori del fascismo e a difendere i diritti conquistati con tanto sacrificio.

L’appello ai giovani e l’incontro con Mattarella
Nel 2022, Iole Mancini fu accolta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, un riconoscimento ufficiale alla sua straordinaria storia. Il 25 aprile dello stesso anno, dal palco dell’ANPI a Porta San Paolo, rivolse un appello ai giovani: “Studiate, fate la vostra carriera, questo significa Resistenza”. Con voce flebile ma ferma, concluse il suo intervento intonando Bella Ciao, un momento che commosse tutti i presenti.

L’omaggio dell’ANPI e delle istituzioni

Il saluto dell’ANPI
L’ANPI provinciale di Roma ha ricordato Iole con parole cariche di affetto e gratitudine: “Per tutta la vita ha testimoniato la ferocia nazifascista e i valori di libertà e giustizia. Lascia un vuoto enorme, ma il suo spirito continuerà a guidarci”. La sua vita, raccontata in mille occasioni pubbliche, rappresenta un monito e un esempio per le generazioni future.



Un tributo collettivo
Numerose figure istituzionali hanno voluto renderle omaggio. Chiara Braga, capogruppo PD alla Camera, ha scritto sui social: “Stanotte se n’è andata Iole Mancini, partigiana torturata in via Tasso. Un privilegio averla conosciuta. Ci mancheranno il suo coraggio e le sue parole”. Questo sentimento di perdita è condiviso da tutto il movimento antifascista, che si stringe nel ricordo di una donna straordinaria.

Un insegnamento eterno

La lotta come eredità
La vita di Iole Mancini ci ricorda l’importanza della memoria storica e dell’impegno civico, ma anche l’importanza di saper riconoscere e combattere il fascismo, con le pratiche e le iniziative culturali che solo comprendendo la storia si possono realizzare.

La sua voce, che ha raccontato la Resistenza con passione e autenticità, continuerà a risuonare. La sua lezione più grande è il richiamo alla responsabilità collettiva: difendere i valori conquistati dell’antifascismo e lottare contro ogni forma di oppressione.

Bella Ciao, Iole
Con la sua scomparsa, si chiude un capitolo della storia italiana, ma l’eredità di Iole Mancini rimarrà viva. Le sue parole e il suo esempio ci spronano a non abbassare mai la guardia di fronte alle minacce contro la libertà e la democrazia. Bella Ciao, Iole: il tuo coraggio non sarà mai dimenticato.

“Eravam tutti pronti a morire, ma della morte noi mai parlavam”

Lucrezia Agliani

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