Addio a Giovanni Fabrizio Bignami, astrofisico e divulgatore appassionato dell’Universo

Giovanni Bignami – Fonte: lindro.it

Lo scienziato Giovanni Fabrizio Bignami è morto oggi a Madrid in seguito ad un malore improvviso. Aveva 73 anni ed era conosciuto anche dal grande pubblico come divulgatore scientifico.

Nanni per gli amici, era una persona gioviale e curiosa. Nel suo ultimo lavoro editoriale aveva curato il libro di Von Braun, padre dell’astronautica, dedicato al viaggio su Marte, verso il quale Bignami aveva un’attenzione particolare.

Nella sua lunga e importante carriera è stato professore universitario appassionato. Ha presieduto alcuni tra gli enti italiani più importanti come l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Inaf, Istituto Nazionale di Astrofisica, e anche il Cospar, Comitato internazionale per le scienze dello spazio, dirigendo inoltre il laboratori del CNRS francese.

Tra i momenti più importanti della sua attività di ricercatore va ricordata la scoperta fatta nel 1975, quando individuò la stella Gemini Gamma Ray Source. La prima stella di neutroni della costellazione dei Gemelli.

Nella veste di presidente dell’Asi prima e dell’Inaf poi, contribuì al loro miglioramento sostenendo a gran voce, con i ministri di turno, la necessità di sostenere la ricerca.

Gianni Bignami – Fonte: ilsecoloditalia.it

Ultimamente era in giro tra Australia, Sud Africa e America. Era impegnato nel coordinare una parte importante del progetto Ska, che prevede l’installazione in questi paesi di una serie di radiotelescopi con l’obiettivo di scrutare l’universo.

Come divulgatore aveva collaborato con Piero Angela, e per numerose testate fra cui Limes. Senza contare i suoi libri, in cui ha narrato la storia dello spazio, e affrontato il problema dello sfruttamento degli asteroidi.

Per il suo lavoro encomiabile aveva ricevuto onorificenze dall’Italia, Francia, Usa, e da numerose Accademie, compresa quella dei Lincei. Ma forse quella più bella gli fu regalata dai suoi colleghi e dagli appassionati di astronomia di tutto il mondo, attraverso la Iau, la loro organizzazione mondiale. A lui dedicarono un piccolo asteroide, 6852 Nannibignami, che continuerà a ricordare il suo nome per sempre.

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