Buone notizie da una ricerca proveniente dalla Villanova University (si trova nella municipalità di Radnor, un sobborgo di Philadelphia), lo studio pubblicato su Journal of Ecology rivela un adattamento dell’ecosistema delle zone costiere del sud degli USA al riscaldamento globale che potrebbe contrastarne l’effetto più devastante (in queste zone) l’innalzamento dell’oceano che erode le coste e rischia di invadere zone particolarmente basse.
Non a caso lo studio è stato condotto in un’area naturale (il National Wildlife Refuge di Merritt Island) che si trova all’interno del Kennedy Space Center e la ricerca è stata finanziata con fondi NASA. L’ente spaziale americano ha un’istallazione che vale la bellezza di 5,6 miliardi di dollari situata in un’area molto bassa sul livello del mare, potete immaginare che preoccupazione sia per loro l’innalzamento dell’oceano.
Ma cosa ha scoperto la ricerca? Che le mangrovie crescono di più e più velocemente, cambiando la proporzione tra mangrovie e paludi salmastre. Andiamo per ordine, le dune e le paludi salmastre sono l’unica difesa di aree interne basse come quella dove è presente l’infrastruttura NASA dall’essere invase dal mare, le paludi ovviamente sono salate perché vengono regolarmente invase dalle maree, invece dove crescono le mangrovie il terreno si alza, perché hanno più radici che trattengono il terreno rispetto alla bassa vegetazione delle paludi salmastre. Il team composto da tre ricercatori della suddetta università e uno del centro di ricerca ambientale dello Smithsonian ha realizzato delle camere in cui ha alzato la temperatura per sottoporre le piante alle condizioni che sono previste dagli studi sul surriscaldamento della Terra, il risultato è stato un raddoppio in altezza delle mangrovie e una più veloce transizione da palude a mangrovie. Lo studio dimostra che la ridistribuzione dell’ecosistema, in questo caso delle mangrovie, causato dai cambiamenti climatici in qualche misura può aiutare l’ambiente ad adattarsi a questi cambiamenti e potrebbe aiutare pure noi, perché fermi restando gli sforzi per diminuire il nostro futuro impatto, il clima sta già cambiando e continuerà a cambiare e noi dovremo adattarci. Le mangrovie della Florida hanno dimostrato di poter diventare una efficace barriera naturale sia contro l’innalzamento dell’oceano che contro l’intensificarsi degli uragani.
Roberto Todini