Ancora una volta la cattiveria dilaga contro gli sportivi. Questa volta tocca a Adam Ounas, vittima di insulti razzissti sui social
Mentre l’opinione pubblica si concentra su altro, le offese contro chi proviene un’altra etnia si diffondono inosservate. A pagarne le conseguenze questa volta è Adam Ounas, attaccante del Crotone, vittima di numerosi insulti razzissti sui social.
Il calciatore francese naturalizzato algerino e giovane promessa del calcio, è approdato al Crotone da poco più di un mese, ceduto in prestito dal Napoli. Tuttavia Adam Ounas non è stato accolto con calore, bensì da una pioggia di insulti razzisti sui social. È possibile, al giorno d’oggi, comprendere le motivazioni di tali atteggiamenti?
Un episodio che continua a scatenare indignazione
A denunciare pubblicamente il fatto è lo stesso calciatore, che ha pubblicato gli screenshot dei pesanti messaggi ricevuti sui social.
“Torna in Africa!”, hanno esclamato alcuni utenti, altri invece hanno usato epiteti come scimmia e altri ancora gli hanno augurato addirittura la morte.
“È normale tutto questo?!”. Così commenta Adam Ounas in risposta agli insulti razzisti che non possono sicuramente passare inosservati. Anche se a volte l’indifferenza sembra essere la soluzione migliore, non è più il caso di ignorare simili comportamenti. A sostenere l’attaccante franco-algerino c’è tutto il mondo del calcio, con in prima fila il patron del club pitagorico Gianni Vrenna.
La denuncia del Crotone: “Adam di diverso ha solo il talento”
Con queste parole Gianni Vrenna esprime la sua solidarietà nei confronti di Adam Ounas e mostra il suo sdegno contro gli insulti razzissti nei confronti del calciatore.
Adam è qui con noi solo da qualche settimana, ma lo abbiamo accolto a braccia aperte rimanendo affascinati dal suo talento. […] La nostra società è una famiglia e da sempre condanniamo gesti che ancora oggi fatichiamo a comprendere. Adam è un professionista, ma anche un ragazzo come tanti: potrebbe essere un giovane delle serie dilettantistiche, un bambino delle nostre scuole calcio o non per forza un calciatore. Il razzismo deve – sempre e comunque – essere condannato in maniera chiara e forte. E non basta parlare del gesto di ‘pochi isolati’, ognuno deve avere una posizione inequivocabile, soprattutto chi come noi viene preso come esempio da milioni di bambini che sognano vedendo un pallone rotolare. Ounas è un calciatore, ma è soprattutto un ragazzo. A renderlo ‘diverso’ dagli altri è solo il talento […] Tutta la società si schiera compatta al fianco di Adam, che ha già comunicato alle autorità l’intenzione di sporgere querela verso gli autori del deprecabile gesto.
Anche il Milan, da sempre vicino alle politiche anti razzismo, ha lanciato un messaggio di vicinanza ad Adam Ounas. Tutto il modo del calcio è vicino al campione e non smetterà mai di condannare ogni forma di discriminazione.
Silvia Zingale