Ad un mese dal terremoto, 49 lanterne accese.

È passato un mese.

Un mese dal terremoto che ha fatto tremare il Kyushu, colpendo le prefettura di Kumamoto.

Kumamon - Kumamoto un mese dopo
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Oggi le persone che sono rimaste senza una casa sono più di 10.000.

Chi non ha trovato rifugio nelle strutture di accoglienza ha trovato posto presso la prigione locale, che per la prima volta nella storia, si è resa disponibile per ospitare i residenti che, ancora non hanno trovato una casa.

Molte sono le persone che dopo il terremoto hanno passato giorni interi senza trovare un posto in cui trovare riparo.

È il caso del signor Munechika Noguchi, 71 anni. Vive in un quartiere vicino alla prigione. Dopo il terremoto è rimasto senza una casa, ma grazie all’aiuto di un poliziotto penitenziario, è riuscito ad ottenere rifugio nel carcere locale.

Qui i rifugiati vengono assistiti nel migliore dei modi, vengono forniti pasti caldi, è possibile fare un bagno caldo all’occorrenza.

Per permettere alle persone che lo desiderano di sfogarsi, scaricare la tensione e ritrovare un po’ di tranquillità la prigione ha messo a disposizione la palestra di arti marziali.

Grazie all’aiuto dei volontari e alle numerose iniziative, tantissime persone sono riuscite a superare i giorni successivi al terremoto.

Anche Kumamon, la mascotte della prefettura di Kumamoto è tornato tra la popolazione per fornire sostegno morale a grandi e piccini.

Sabato scorso, il 14 maggio, presso un centro di assistenza sociale nella città di Mashiki, nella prefettura di Kumamoto, tantissimi bambini si sono riuniti intorno a 49 lanterne, una per ogni vittima di quel terribile terremoto.

49 lanterne per non dimenticare chi non è sopravvissuto.

Nella giornata di ieri un terremoto di magnitudo 5.8 ha scosso la prefettura di Ibaraki, vicino a Tokyo. Per fortuna non sono stati registrati danni.

Sono questi momenti di difficoltà che fanno venire fuori la potenza d’animo del Giappone e del suo popolo. Perché è in momenti come questo, lo hanno dimostrato anche in passato, che il popolo giapponese si rende capace di straordinari atti di forza e coraggio.

Il Giappone, dopo ogni caduta si rialza sempre più forte e temprato.

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