Acrobatica aerea: ecco la disciplina sportiva che sta spopolando, eppure pochi sanno di cosa si tratta!
La storia dell’acrobatica aerea si perde nella notte dei tempi. Nasce nel mondo circense e consiste nell’eseguire figure acrobatiche su tessuto, cerchio e trapezio. Il medium su cui l’atleta si esibisce rende la sua performance strabiliante e porta all’estremo le sue abilità, dal momento che tutte le figure vengono effettuate sospesi in aria. Si tratta dunque di una disciplina completa, che combina tra loro potenza, resistenza, flessibilità e concentrazione per eseguire acrobazie come salite, chiavi, cadute e molto altro.
Gli elementi dell’acrobatica aerea
L’aerealista deve entrare in contatto con tessuto, cerchio e trapezio, elementi con cui spiccherà il volo.
Il tessuto è formato da un lunghissimo pezzo di nylon resistente, agganciato al soffitto e ripiegato in due pezzi che scendono a terra. Gli spettatori sono affascinati da questi veli illuminati dalle luci scenografiche in cui l’acrobata sembra poter volare. Eppure non ne percepiscono la pesantezza: il solo sollevarli da terra con la propria forza fisica è più che impegnativo.
Il cerchio in metallo si appende al soffitto. L’acrobata alterna figure sia statiche che in rotazione. Infine il trapezio ha un fascino vintage. Il classico triangolo metallico sospeso in alto evoca e rappresenta l’arte circense. Ecco qui in basso un video esplicativo di una performance.
Da arte circense a disciplina riconosciuta dal CONI
Entrata di recente a far parte del CONI, l’acrobatica aerea diventa una disciplina sportiva che viene scelta da un numero di italiani sempre maggiore. Dove praticarla?
Tra le principali sedi specializzate, la Flic Scuola di circo di Torino diventa centro di formazione a livello internazionale. Molto frequentati anche i corsi della Piccola scuola di circo di Milano a cui si accede presentando una domanda d’ammissione.
Attivo principalmente nel Sud Italia, MALÙ rappresenta uno dei primi circuiti a portare l’acrobatica aerea nella vita di tutti. La passione per la disciplina del suo fondatore Manuel Scavuzzo, appartenente alla nota famiglia degli artisti circensi Orfei, lo porta a discostarsi dalla realtà del circo.
La scuola MALÙ, con sedi dislocate, apre le porte ad aspiranti atleti e sportivi di tutte le età e livelli, dai bambini agli adulti e dai veterani ai neofiti. L’obiettivo è diffondere l’amore per la disciplina e dimostrare che lo sport e l’arte sono uno stile di vita, che si può abbracciare a tutte le età.
Elena Marullo