Achille Calzi (1873-1919) al MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche) di Faenza, è stata inaugurata il 5 Novembre la mostra in onore del grande ceramista dell’Italia Liberty. Achille Calzi tra Simbolismo e Liberty giungerà a conclusione il 18 Febbraio 2018. L’esposizione è promossa e organizzata dal MIC con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. Con il contributo di BCC. (Credito Cooperativo ravennate forlivese & imolese) del Gruppo Hera, della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì e di SACMI. Curata da Ilaria Piazza e Claudia Casali.
Nel 2013, anno in cui cominciano i lavori per l’esposizione, gli eredi di Achille Calzi hanno donato un considerevole nucleo di opere al MIC. La mostra idealizzata attraverso le opere donate è arricchita con opere provenienti da collezioni pubbliche e private. All’unanimità compongono una monografica inedita e importante su di un artista tra i principali del Liberty in Italia.
Pertanto la mostra, dedicata ad Achille Calzi, denota il punto di arrivo di un importante lavoro antologico sull’artista, fulcro della storia culturale e della produzione Simbolista e Liberty del nostro Paese. Oltre ad essere un esponente importante per la vita culturale di Faenza e del movimento Liberty, Achille Calzi fu artista attivo nella produzione e innovazione della ceramica applicata. All’architettura e all’industria ceramica in Italia.
Achille Calzi
Calzi – erede di una antica famiglia di vasai faentini artisti e maiolicari – fu pittore, scrittore, insegnante e ceramista. Acquisisce i celati dell’arte della ceramica dal padre Giuseppe detto Fafina (1846-1908). Con lui collabora nella fabbrica Farina (Fabbrica Riunite Ceramiche). di cui diviene direttore artistico(1905-09). Rileva l’incarico in seguito alla morte di Tommaso Dal Pozzo. Dove progettò, al di là di ceramiche d’uso, ceramiche per l’architettura, camini da salotto, piastrelle per esterni. Divenuti simbolo di un cambiamento linguistico e artigianale.
Fu anche direttore della Pinacoteca, del Museo Civico e della Scuola di Disegno e Plastica di Faenza e storico dell’arte. Inoltre collaborò con la manifattura faentina Fratelli Minardi (1903). A soli 46 anni, nel 1919 Achille Calzi muore ucciso dal virus della spagnola. Lascia, tra le numerose opere, alcune ceramiche istoriate alla maniera dei Fontana d’Urbino, oggi conservate al Museo di Faenza.
La moderna figura dell’artista progettista
Achille Calzi con una personalità poliedrica e ricettiva ha simbolizzato la moderna figura dell’artista progettista. Interpretando il principio modernista dell’arte in tutto. Grazie anche a lui che la ceramica accolse i nuovi principi artistici in moto nell’Europa del tempo. Oltre a ciò applicò la ceramica all’architettura e all’industria. Sperimentando in tal senso percorsi inediti per l’Italia. Proponimenti ben riusciti grazie alla versatilità dell’artista, assimilata a Faenza.
D’altra parte unita alla ricerca delle arti figurative, alla decorazione in bianco e nero accoglie alcune delle più avanzate tendenze artistiche nazionali e internazionali. Pertanto da una parte le visioni alterate – sature di suggestioni misteriosofiche ed esoteriche – marcano la coesione al Simbolismo. Dall’altra il linguaggio pittorico riceve. Tra l’attività di caricaturista e di autore di immagini satiriche Achille Calzi esprime anche il proprio sentimento patriottico. Concerne la serie di cartoni realizzati sul finire della prima guerra mondiale a sostegno del fronte interno.
L’esposizione è corredata da una pubblicazione che vuole essere, contemporaneamente, catalogo e guida ragionata all’opera di Achille Calzi.
TRA SIMBOLISMO E LIBERTY. ACHILLE CALZI.
MIC Faenza.
Dal 5 Novembre ‘17 al 18 Febbraio ‘18.
Felicia Bruscino