Sviluppi sul caso ONG
I presunti rapporti tra trafficanti ed ONG continuano ad essere oggetto di dibattito tra l’opinione pubblica, la politica e le organizzazioni stesse.
Ultime dichiarazioni rilevanti sono quelle del procuratore di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, in Commissione Difesa del Senato, che smentisce quanto ha invece esternato la Procura di Catania.
“A noi come ufficio non risulta nulla per quanto riguarda presunti collegamenti obliqui o inquinanti tra ong o parti di esse con i trafficanti di migranti. Nessun elemento investigativo.”
Il procuratore ha tra l’altro aggiunto che sono presenti ong più o meno collaborative, ma questo non è stato mai interpretato “come un ostacolo alle indagini, ma come un atteggiamento ideologico, una sorta di coerenza, loro sono a favore del migrante non a favore della polizia”.
La Commissione Difesa del Senato aveva già annunciato di voler chiarire quanto fuoriuscito dalle dichiarazioni del Procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, e del vicepresidente della Camera dei Deputati pentastellato Luigi Di Maio.
Il presidente della Commissione, Nicola Latorre, aveva nei giorni scorsi detto in un’intervista a Radio 1 che alcune Ong, tutte straniere, avevano declinato la richiesta di presentarsi a Palazzo Madama per chiarire la situazione – una posizione difesa tuttavia oggi dal Pm Giordano.
“Ci concentriamo sui finanziamenti alle Ong: tre di queste, di origine tedesca, non hanno accettato il nostro invito ed è un motivo di preoccupazione. Le altre insistono sulla liberalità che ispira i loro finanziatori, così noi insistiamo nel chiedere chi siano questi finanziatori”.
Si attende il termine delle audizioni convocate da Latorre in Commissione, dove sono presenti oltre ai pm Giordano e Zuccaro, i rappresentanti delle ONG, il rappresentante di Mare Sicuro e il capo della Guardia Costiera, per avere un report chiaro su quanto accaduto.
Le reazioni politiche e non
Nel frattempo, gli affondi politici, provenienti in particolare da Movimento 5 Stelle e Lega Nord, non si fermano, mentre Angelino Alfano, Ministro degli Esteri, difende quanto dichiarato da Zuccaro.
In particolare il leghista Matteo Salvini chiede che vengano resi pubblici i dossier sui presunti rapporti tra ONG e trafficanti, dossier che tuttavia Giacomo Stucchi, Presidente del Copasir – Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica, i servizi segreti – smentisce categoricamente essere presenti o essere mai esistiti.
“Con riferimento alle notizie circolate circa l’esistenza di un rapporto (dossier) predisposto dai Servizi segreti italiani e attestante rapporti tra scafisti e Ong per il controllo del traffico dei migranti nel Mediterraneo, dopo le verifiche del caso, alla luce di informazioni assunte, ritengo corretto evidenziare come tali notizie risultino prive di fondamento.”
La battaglia tra accuse e difese non avviene solo in campo politico. Le organizzazioni impegnate nel soccorso dei migranti stanno dando pubblicamente delle risposte significative rispetto a quel comportamento denigratorio che si sta portando avanti.
Simbolica, in questo senso, la risposta di Unicef, aggredita con pubbliche accuse dagli utenti in rete, che commenta il tutto con un “#Rispetto per chi soccorre, #Rispetto per chi soffre, #Rispetto per chi muore. Nessun rispetto per chi infanga”.
Altre risposte di egual livello arrivano in Commissione. È il caso di Medici Senza Frontiere, cui advocacy, Marco Bertotto, risponde a una domanda del parlamentare M5S, Vincenzo Santangelo, sui finanziatori dicendo “Non riceviamo 1 euro da Soros e non riceviamo un centesimo dalle istituzioni europee e dai governi dei Paesi membri per il nostro dissenso con alcune politiche Ue”, ma “riceviamo un cospicuo sostegno dalle donazioni dell’8 per mille”.
“È una polemica odiosa e strumentale che ci lascia profondamente indignati. Noi lavoriamo in totale trasparenza e collaborazione, ma chiediamo rispetto per il lavoro di tante Ong che si sono sostituite alle autorità pubbliche e il cui lavoro al momento rappresenta l’unica possibile soluzione-tampone a un problema che spetterebbe ad altri gestire.”
Questo quanto aggiunge il Presidente di Medici Senza Frontiere, Loris De Filippi.
Considerazioni
Una vicenda insomma che più che infittirsi, lascia un po’ di amarezza rispetto ai modi in cui la campagna politica di alcune personalità ultimamente finisca in uno sparare nel mucchio per racimolare consensi e che arriva tra l’altro negli stessi giorni in cui il Collegio Carlo Alberto di Torino pubblica uno studio condotto da Salvatore Vassallo, docente ordinario a Bologna di Scienza Politica e Analisi dell’Opinione Pubblica, Moreno Mancosu, PhD presso il Collegio Carlo Alberto dell’Università di Torino e Cristiano Vezzoni, docente di Metodologia della Ricerca Sociale presso l’Università di Trento, sul cospirazionismo.
È andato in scena un altro episodio del “come si monta una campagna politica con delle accuse inconsistenti”. Ieri i rumeni, oggi le ONG.
Avanti il prossimo agnello sacrificale!
Ilaria Piromalli