Niente accordo TikTok, la Cina vuole avere l’ultima parola

accordo TikTok
Proprio quando l’accordo TikTok tra ByteDance, azienda proprietaria, e i compratori statunitensi sembrava essere raggiunto, Pechino ha deciso di avere l’ultima parola.

Venerdì, la Cina ha aggiornato le regole di controllo dell’export nazionale in modo da includere nella lista anche le tecnologie ritenute sensibili dal governo. Alcune delle descrizioni sembravano riferirsi al motore di raccomandazione usato da TikTok.

A conferma di queste speculazioni, domenica, l’agenzia di informazione Xinhua ha pubblicato un articolo in cui un professore raccomandava azienda ByteDance di fare attenzione prima di accordarsi per la vendita di tecnologia ai compratori esteri.

La situazione dell’accordo TikTok

Dopo il divieto di download dell’app in India per motivi geopolitici, i problemi sono arrivati anche dagli Stati Uniti. L’amministrazione Trump ha dichiarato più volte che l’app TikTok non è sicura in quanto mette informazioni private di cittadini statunitensi nelle mani del Partito Comunista Cinese. Così è partito il processo di compravendita del ramo statunitense dell’app TikTok, che avrebbe dovuto passare dalla proprietà di ByteDance a due possibili compratori statunitensi: Microsoft e Walmart, multinazionale del canale di distribuzione, o Oracle, multinazionale del settore informatico.

La mossa cinese totalmente inaspettata

Nonostante la Cina avesse accusato gli Stati Uniti di bullismo nei confronti di TikTok, nessun analista aveva previsto questa mossa. Secondo un articolo del Financial Times, Pechino non avrebbe difeso ByteDance come aveva fatto con Huawei per motivi economici, tra cui l’importanza economica di Huawei per il Partito e la sua dipendenza dalla catena di produzione globale, e politici, come lo scarso interesse del Partito nei confronti dei prodotti ByteDance perché difficili da censurare.





Lo scopo della Cina

Il risultato sperato dalla mossa cinese sull’accordo TikTok non è chiaro. Sono state fatte diverse speculazioni a riguardo. C’è chi sostiene che la Cina voglia solamente porsi in una situazione di potere mostrando che può avere l’ultima parola. Altri sostengono che la Cina voglia smascherare quello che molti hanno ritenuto il bluff dell’amministrazione Trump in vista delle elezioni presidenziali, ovvero il divieto di download dell’app TikTok. Altri ancora ritengono che possa essere solamente una manovra economica al fine di far lievitare i prezzi per la compravendita dell’app.

Per ora nessuna fonte ufficiale ha rilasciato commenti. Tuttavia, è lecito pensare che la mossa di Pechino possa inasprire le misure statunitensi contro altre aziende cinesi che fanno business nel paese, come AliExpress.

Noemi Rebecca Capelli

 

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