Siglato l’accordo FAI-Edison che prevede più attenzione alla sostenibilità ambientale del Paese.
Il patrimonio artistico culturale italiano è tra i più affascinanti al mondo, ma anche particolarmente dispendioso a livello energetico.
L’Italia non può chiudere un occhio su un tema così scottante che rientra negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (2016-2030). A questo proposito è stato siglato l’accordo FAI-Edison che conferma l’ormai irrinunciabile attenzione alla sostenibilità ambientale.
Il modello sostenibile
L’azienda di produzione energetica si affianca al Fondo Ambiente Italiano, creando un percorso virtuoso da intraprendere insieme. L’obiettivo è quello di mettere l’energia al servizio del territorio in modo innovativo: è previsto un uso efficiente delle principali risorse quali energia, luce, acqua e calore.
In termini pratici, Edison si sta occupando di installare sistemi digitali di smart audit, utili per rilevare i consumi energetici dei principali siti storici del FAI.
È la sede della Cavallerizza a Milano il primo luogo di monitoraggio, un tempo maneggio militare, oggi sede principale degli uffici della Fondazione. Secondo il progetto, altri dispositivi smart audit saranno installati presso Villa Necchi Campiglio a Milano, Villa e Collezione Panza a Varese, Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia, in provincia di Padova e a Torino, al Castello e Parco di Masino a Caravino.
Secondo una stima, l’accordo FAI-Edison permetterà di raggiungere importanti traguardi: abbattere le emissioni di CO2 di circa 500 tonnellate l’anno e risparmiare circa 200 mila euro ogni anno per la spesa energetica. C’è spazio per ulteriori novità: Edison impianterà colonnine per la ricarica di auto elettriche in alcune aree parcheggio della fondazione.
Questo nuovo accordo si origina da iniziative pregresse. Infatti nel 2015 il Fai ha attivato un percorso similare, con l’obiettivo di ridurre del 15% le proprie emissioni di CO2 nell’arco di dieci anni. Il piano di efficientamento energetico, già avviato da qualche anno, sarà quindi rafforzato per garantire che il progetto vada concretamente a buon fine.
Ambiente, cultura, territorio
Il direttore dei Servizi energetici e ambientali di Edison, Paolo Quaini, sostiene che in questo nuovo accordo FAI ed Edison
“si sono trovati particolarmente in sintonia su diversi aspetti, il primo tra tutti è l’aspetto di interesse e attenzione per l’ambiente. Sia il Fai che Edison operano con estrema attenzione per non impattare negativamente, anzi a valorizzare l’ambiente in quello che fanno e a minimizzare gli sprechi.”
Ma non finisce qui. Il secondo tema fondamentale – spiega – è la cultura:
“Entrambi si muovono nella direzione di massimizzare i benefici dell’economia in cui Fai e Edison si inseriscono con le loro attività”.
In ultimo – sostiene ancora il direttore – c’è il territorio:
“Il Fai è presente su tutto il territorio nazionale ed è un baluardo di garanzia del mantenimento dell’identità e della cultura del patrimonio incredibile che ha. Edison è presente su tutto il territorio nazionale e allo stesso modo vuole cercare di costruire contesti belli, vivibili e ambientalmente compatibili”.
Martina Monti