A causa di un abuso edilizio è stato confiscato l’hotel campano “La Sonrisa”. Era divenuto famoso grazie al programma di Real Time: “Il Boss delle Cerimonie”. Sono stati condannati anche la moglie e il fratello di Don Antonio Polese.
Il tribunale di Torre Annunziata si è pronunciato negli ultimi giorni sulla vicenda giudiziaria che ha visto protagonisti alcuni familiari del “Boss delle Cerimonie”, Don Antonio Polese.
I giudici hanno stabilito che l’Hotel “La Sonrisa” sia stato frutto di numerosi abusi edilizi. Tali abusi risalgono, secondo gli inquirenti al periodo compreso tra il 1979 e il 2011.
È scattata la condanna di un anno per la moglie e per il fratello del Boss delle Cerimonie. È stata inoltre predisposta la confisca dell’intera struttura. Sarà il comune di Sant’Antonio Abate ad acquisirla.
Nessuna condanna per Don Antonio Polese, il Boss delle Cerimonie, che non risulta effettivo proprietario della struttura incriminata. Il Boss era appena rientrato dall’ospedale. Era stato ricoverato per diversi giorni a causa di un malore che aveva preoccupato il pubblico. Don Antonio Polese si è visto quindi ulteriormente protagonista, stavolta in negativo, delle cronache quotidiane.
L’Hotel “La Sonrisa” è una struttura ricettiva, comprendente albergo e ristorante a cinque stelle. Il complesso comprende poi anche gli appartamenti della numerosissima famiglia Polese.
La proprietà è divenuta famosa negli anni per aver ospitato il festival principale della canzone napoletana: “Napoli prima e dopo”. La vera fama è però giunta negli ultimi anni, con il programma di Real Time, “Il Boss Delle Cerimonie” appunto. Ogni Venerdì sera una grande fetta di pubblico si riunisce davanti agli schermi. Forte è la voglia di seguire le avventure di Don Antonio e della sua famiglia, ma soprattutto dei suoi ospiti. “La Sonrisa” è, infatti, il posto prediletto da una parte della popolazione che definiremmo “colorita e vistosa” per festeggiare matrimoni e cerimonie di ogni tipo in maniera smodata ed esageratamente esibizionista.
Il pubblico, divertito e appassionato, dovrà rassegnarsi a non vedere più pantagruelici pasti arricchiti da un accompagnamento neomelodico ed esagerati vestiti da sposa colorati, stipati su enormi carrozze barocche?
Per il momento il Boss delle Cerimonie e la sua famiglia hanno fatto sapere che “La Sonrisa” resterà aperta, almeno fino alla sentenza definitiva.