Aborto e matrimonio egualitario, l’Irlanda del Nord ha detto si: contrari i vescovi

Aborto Irlanda del Nord

Dal 1861 in Irlanda del Nord vigeva una delle legislazioni più dure in materia di aborto, il parlamento di Westminster ha detto stop.

Un grande passo in materia di diritti civili quello fatto dall’Irlanda del Nord lunedì 22 luglio 2019, non solo è stato legalizzato l’aborto ma è stata anche approvata una legge che riconosce il matrimonio egualitario.

La decisione di Westminster in materia di aborto

Dai primi mesi del 2017 l’Irlanda del Nord è priva di governo e parlamento, per questo motivo il Parlamento di Westminster ha avuto carta bianca  nel riportare ai giorni nostri la legislazione del Paese.





Tuttavia non si tratta di provvedimenti definitivi, i due principali partiti presenti nel Paese hanno tempo fino al 21 ottobre 2019 per trovare un accordo tra le parti.

In caso contrario il provvedimento che ammette l’aborto e quello in matieria di matrimonio egualitario diverranno definitivi.

L’interruzione di gravidanza non è più reato in Irlanda del Nord

Fino al 22 luglio 2019 in Irlanda del Nord l’interruzione di gravidanza era reato, fatta eccezione per i casi di pericolo di vita della madre.

Questo divieto rientrava nell’ambito della legge sui reati contro la persona, promulgata nel 1861. Tale  legge, seppur mai applicata, prevede tra le pene addirittura l’ergastolo per le donne ree di essersi sottoposto all’aborto.

Amnesty Iternational, tra i primi a gioire della notizia, ha stimato che dagli anni Sessanta ad oggi sono state circa 60.000 le donne che dal Nord dell’Irlanda sono state costrette a spostarsi in Inghilterra per potersi sottoporre ad aborti legali e sopratutto sicuri.

La contrarietà dei vescovi

L’iniziativa del Parlamento di Westminister in materia di aborto non è stata fatta passare in sordina dai vescovi dell’Irlanda del Nord.

Quatto presuli si sono fatti promulgatori di una lettera\appello per dire un forte no alla legalizzazione dell’interruzione di gravidanza e al matrimonio egualitario.

I Vescovi sottolineano poi come la decisione presa a Londra violi il diritto a decidere in materia di diritti fondamentali in autonomia, tale decisione rientra infatti tra i poteri devoluti alle sei contee.

Attivazione della legge e differenza con la Repubblica d’Irlanda

Le due norme approvate il 22 luglio entreranno in vigore già nei primi mesi del 2020 ma dal 22 ottobre prossimo l’interruzione di gravidanza non sarà più reato.

L’Irlanda del Nord, se queste leggi diverranno definitive, potrebbe raggiungere i cugini della Repubblica d’Irlanda in materia di diritti fondamentali.

Nella Repubblica, infatti, il matrimonio egualitario è stato approvato con un referendum nel 2015. Per quanto riguarda l’aborto è stata una conquista più recente, è stato infatti approvato solo nel 2018.

 

Emanuela Ceccarelli

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