La storia
Quella degli aborigeni australiani è una delle culture più antiche del mondo. Le loro storie e leggende arrivano a superare di 20/30 mila anni la costruzione delle piramidi di Giza e il sito di Stonehenge in Inghilterra.
Per gli esploratori dei nuovi mondi, l’Australia, era l’ultima frontiera da visitare dopo l’America. Il capitano James Cook, un esploratore britannico, è arrivato in Australia solo nel 1770.
La zona è poi stata colonizzata solo nel 1788 con i prigionieri che gli inglesi trasportavano nelle le loro navi provenienti dalle loro prigioni.
Sydney è il pirmo insediamento inglese e ad oggi è una delle città più fiorenti e frequentate del pianeta. Ma l’Australia non è solo Sydney, infatti, dietro le città, nel centro del continente, ci sono 6 milioni di chilometri quadrati di terre vergini e scarsamente popolate note come “outback”. Per quaranta mila anni questo territorio è stato isolato dal resto del pianeta, una situazione unica al mondo.
Gli aborigeni australiani
Un anziano aborigeno, Kevin Gavi Duncan, racconta che gli europei quando sono giunti nel continente australiano non conoscevano praticamente nulla sul mondo celeste, al contrario degli aborigeni che avevano già un’approfondita conoscenza del cielo, del sistema solare e delle costellazioni.
Questa conoscenza è molto antica ma soprattutto tramandata da migliaia di anni. Gli antopologi hanno constatato che la civiltà aborigena risale a 60 mila anni fa, conquistandosi il titolo di civiltà più antica di tutte.Gli aborigeni non hanno una lingua scritta ufficiale, e per tramandare la loro conoscenza sacra si servono dell’arte.
La narrazzione attraverso la musica è la loro forma più frequente per tramandare la conoscenza, ma il loro passato lo si può leggere scritto su pareti di pietra sparse per tutto il continente.
Tutte le tradizioni aborigene sono strettamente collegate alle stelle, e a testimoniare questo fatto è la vastità dell’arte rupestre.
Arte rupestre aborigena
I soggetti dell’arte rupestre australiana sono per la maggior parte i “Wandjina”. Queste sono figure antropomorfe che ricordano, a prima vista, gli alieni grigi che tutti conosciamo. Si trovano nella regione di “The Kimberley” e questi soggetti rappresentano grandi eroi e Déi del cielo.
Costoro, a quanto dicono le leggende aborigene, una volta giunti sul nostro Pianeta avrebbero modificato il cielo e la terra ma poi, entrati in conflitto tra loro, sene sarebbero andati.
La domanda sorge spontanea, ma gli aborigeni di oggi, conoscono le storie antiche? La risposta è sì. Tutto quello che c’è da sapere è scritto e disegnato sulle pareti. L’Australia è uno dei pochi paesi dove è ancora presente una mitologia viva, è un luogo nel quale si può parlare con persone la cui conoscenza è stata tramandata da migliaia di generazioni.
Le loro storie così antiche raccontano di maestri scesi dal cielo per donare la conoscenza all’umanità.
La religione
Nel parco nazionale protetto del Brisbane Water, nel nuovo Galles del Sud, si trova l’incisione rupestre che raffigura uno dei loro Déi più importanti. E’ il Dio creatore, sceso dalla Via Lattea.
Le incisioni rupestri dunque sono i loro libri religiosi. Nel mondo occidentale però tanti racconti sono considerati semplice folclore, ma di recente di alcuni di essi si ha la certezza della loro veridicità.
Nel settembre del 2015, alcuni studiosi del folclore, hanno scoperto che alcuni racconti che parlavano del livello del mare, posti in correlazione con le prove geologiche, hanno dato risultati veritieri.
Si è venuto a sapere che le informazioni tramandate sono esatte e si sono conservate con precisione anche se i fatti sono avvenuti tra i 7 mila e 18 mila anni fa.
Questo fatto può forse confermare la veridicità dei miti aborigeni. Questi miti raccontano eventi quali meteoriti, estinzioni animali, tsunami e altre attività naturali. Tutte confermate dai reperti archeologici.
Ma se dicono la verità su eventi geologici, allora saranno vere anche le altre storie? Quelle sulle creature celesti?
Il mistero del monte Ayers Rock
Un altro mistero è conservato sul monte Ayers Rock, monte che si trova quasi al centro del continente. E’ un’anomalia geologica, è la roccia isolata più grande del mondo.
Il monte si trova a 2000 km dalla grande città più vicina. È lunga oltre 3 km ed è alta più di 300 metri, pare sia la punta esposta di una roccia verticale che spofonda nel terreno per 5 km.
È un gigantesco masso che sorge nel mezzo del deserto e i geologi non riescono a capire il modo in cui si sia creata. Sembra essere stata portata volontariamente al centro del continente e posta lì di proposito.
Per gli aborigeni è uno dei luoghi più sacri e una meta di pellegrinaggio.
Rebecca Romano