Abolizione ora legale sì o no? La questione non è certo una novità. Già nel 1997 gli agricoltori francesi si erano battuti per abolirla, ora tocca alla Finlandia.
Il sistema, introdotto intorno agli anni Sessanta – Settanta, è valido in settanta paesi europei. Le ragioni per le quali è stata pensata l’ora legale sono prettamente di natura economica. Un’ora in più permette di risparmiare energia elettrica e carburante per il riscaldamento.
Ora legale – ora solareMa, secondo gli esperti sentiti di Helsinki, questa “usanza” provoca danni alla salute. Il Paese europeo aveva già avanzato la proposta lo scorso autunno, prima di spostare le lancette un’ora indietro prima dell’inverno. Allo scopo, un cittadino finlandese aveva raccolto settantamila firme in una petizione volta all’abolizione dell’ora legale. Ai finlandesi, quindi, l’ora legale non piace.
Abolizione ora legale: le motivazioni
Secondo gli esperti i benefici economici sono inferiori ai danni alla salute. Spostare le lancette avanti e indietro causa disturbi del sonno, inappetenza e un aumento di malattie cardiovascolari. Uno studio finlandese del 2016 ha confermato i dati di un’analisi americana del 2012. Due giorni dopo il cambio di orario aumentano dell’8% i casi di ictus e del 10% i casi di attacchi di cuore.
Michele Cucchi, direttore del Centro Medico Santagostino di Milano, aggiunge anche, tra le altre cose, il problema del malumore:
Le attività ormonali e cerebrali che regolano il sonno e le malattie dell’umore hanno una ritmicità. Una loro alterazione precipiterebbe i meccanismi che generano la sindrome depressiva
Un ulteriore motivo che spinge la Finlandia a chiedere l’abolizione dell’ora legale è la posizione geografica. In questo Paese, infatti, il cambio dell’ora non cambia la vita ai cittadini, basti pensare che nel nord il sole non tramonta per due mesi.
La commissione europea punta i piedi
Nonostante la ministra finlandese dei Trasporti, Anne Berber, fa pressioni all’UE per l’abolizione dell’ora legale, Bruxelles non è d’accordo. Anzi, difende il sistema evidenziando i benefici che porta. Inoltre ricorda che esiste una direttiva del 2000 che ha posto il divieto per tutti gli Stati membri di abolirla. Secondo la commissione, inoltre, accettare la proposta comporterebbe un ulteriore problema: verrebbe a mancare un’armonia tra i Paesi. Rappresenterebbe, infatti, un’altra differenza tra gli Stati membri.
Non chiude comunque le porte, Enrico Brivio, portavoce dell’esecutivo comunitario ha dichiarato:
È una questione complessa. La stiamo esaminando. Non posso speculare: esamineremo tutti gli elementi e poi diremo qual è la posizione più appropriata da prendere
Per ora, quindi, nulla di fatto, a primavera anche in Finlandia le tre di notte diventeranno le quattro.
Elena Carletti