A Piacenza Chiesa sconsacrata diventa galleria d’arte

Nell’emiliana città di Piacenza la Chiesa di Sant’Agostino ha finalmente riacquistato una nuova vita: dopo essere rimasta inutilizzata per circa trent’anni, diventa finalmente una galleria d’arte. Il pregiatissimo monumento, di proprietà del Demanio dello Stato, risale al XVI° secolo: fino agli anni Ottanta veniva adoperato per mostre ed eventi culturali, poiché sconsacrato. In seguito venne chiusa per motivi di sicurezza. E tutto tace.

 

Il progetto “Volumnia”

Le “acque” però si smuovono quando il Demanio dello Stato promuove un bando di gara per la concessione dei propri beni. Vince il bando la gallerista Enrica De Micheli, che si aggiudica lo spazio della Chiesa di Sant’Agostino. La studiosa intuisce le potenzialità che il monumento può fornire e si mostra molto desiderosa di rivalorizzarlo. Nasce così la galleria d’arte “Volumnia“.

La Chiesa sconsacrata diventa galleria d’arte, specializzata in design italiano moderno. Nei mesi scorsi  infatti la Chiesa ha ospitato le creazioni di Gabriella Crespi, importantissima designer italiana. Fondamentale la collaborazione con lo “Studio Space Caviar” di Joseph Grima, curatore del settore Design, moda e artigianato alla “Triennale di Torino”.  Essenziali anche lo “Studio Vèdet” per la direzione creativa e Davide Groppi per l’illuminazione della Chiesa.

Nel seguente video alcune immagini che lasciano intuire la maestosità del luogo e le sue enormi potenzialità.




Inoltre è in corso una collaborazione con i Musei di Piacenza per dare inizio ad esposizioni “a rotazione” di opere provenienti dai depositi, così da riscoprire i capolavori dimenticati della città.

 

Un grande spazio da valorizzare

Il punto di forza di questo monumento è senz’altro il suo immenso spazio: una superficie di oltre tremila metri quadri, maggiore persino del Duomo di Piacenza. Sarà premura della gallerista e degli esperti far risaltare la bellezza del monumento: dalle cinque navate e i pilastri di epoca rinascimentale fino alla facciata del XVIII° secolo.

Il piano di riqualificazione non si ferma qui: si pensa di trasformare la falegnameria esterna alla Chiesa in un pregiato ristorante con giardino. Si sta addirittura pensando di costruire una libreria.

Opere di riqualifica e di valorizzazione artistica così prolifiche sono sempre da ammirare. Il nostro paese ha come vero punto di forza un inestimabile patrimonio culturale: iniziative come “Volumnia” colgono il valore dell’arte e al tempo stesso si battono per la sua tutela.

 

 

Jacopo Senni

 

 

 

 

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