A Chicago Biden ha aperto la convention dei democratici, K. Harris parlerà giovedì

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A Chicago in Illinois, Stati Uniti, nella notte italiana tra lunedì 19 e martedì 20 Agosto si è aperta la convention del partito democratico e durante i 4 giorni di eventi i rappresentanti dei 50 stati americani formalizzeranno il proprio sostegno alla candidatura per le elezioni di novembre di Kamala Harris e del suo vice Tim Waltz.

Il programma della prima giornata di lavoro all’interno dello United Center, casa dei leggendari Chicago Bulls, è stato modificato in corso di svolgimento e non sono mancate le sorprese come l’inatteso saluto alla folla della stessa Harris il cui intervento alla convention è invece in programma per l’ultimo giorno, giovedì 22 Agosto.

Vari problemi logistici e di organizzazione hanno fatto slittare l’orario degli interventi, alcuni esponenti non hanno parlato e quello più atteso, l’attuale presidente Joe Biden, alla fine si è svolto intorno a mezzanotte. Durante il lungo intervento il presidente si è concentrato sui risultati ottenuti dal suo governo in questi 5 anni sottolineando anche l’importanza di aver battuto Trump nel 2020.

«La democrazia ha prevalso e adesso deve essere mantenuta. La minaccia del tycoon è ancora viva: ha promesso di fare il dittatore e che se perderà sarà un bagno di sangue. Non si può amare il proprio Paese solo quando si vince. »

Sulla scelta di passare il testimone a Kamala Harris, candidata alla presidenza del partito democratico da metà luglio, Biden ha commentato:

«Scegliere Harris è stata la mia migliore decisione, sarà una presidente di cui andare fieri. Io sarò il primo volontario della campagna elettorale. »

Oltre a Biden alla convention del partito democratico sono intervenute anche Hillary Clinton, ex fist lady e segretaria di stato, e Alexandra Ocasio-Cortez, deputata eletta a New York. Hilary Clinton è stata accolta allo United Center con enorme entusiasmo dai presenti e ha sottolineato la grande opportunità di eleggere la prima presidente donna degli Stati Uniti ed ha ricordato i metodi offensivi e violenti utilizzati da Trump in campagna elettorale:

«Siamo più vicini che mai a rompere una volte per tutte il soffitto di cristallo dopo le crepe che abbiamo creato. Kamala Harris che ci tende la mano. Le offese di Trump mi suonano familiari, ma lui è la prima persona a candidarsi alla presidenza con 34 condanne penali.»

Ocasio-Cortez si è invece soffermata sui vantaggi economici derivanti da una vittoria di Harris e sui rischi invece di una nuova amministrazione Trump:

«Lui venderebbe questo paese per un dollaro se gli convenisse. Lui detesta i sindacati e difende solo i ricchi a danno della classe media. Qui invece vedo una vera leader che si vuole impegnare per il futuro dei lavoratori e delle famiglie americane.»

Atteso per oggi invece, martedì 20 Agosto, l’intervento di Barack Obama, uno dei primi sostenitori della candidatura di Harris. Il candidato vice presidente Tim Walz, ex insegnante, e attuale governatore del Minnesota parlerà invece mercoledì 21 e su di lui ci sono molte attese poiché è considerato uno dei principali politici democratici del Midwest zona degli Stati Uniti estremamente in bilico dal punto di vista elettorale.


Convention Dem, le proteste fuori dallo United Center

Tra i protagonisti del primo giorno alla convention del partito democratico anche le circa 10.000 persone, in protesta contro l’amministrazione Biden e in particolare contro la sua politica estera. Temi centrali della protesta la guerra in Medio-Oriente, l’appoggio degli Stati Uniti ad Israele, il dramma legato alla guerra nella Striscia di Gaza, ma anche la gestione del conflitto tra Ucraina e Russia e la mancata legge sull’aborto (abolita dai Repubblicani).

L’iniziativa organizzata da oltre duecentocinquanta gruppi di estrema sinistra si è svolta in maniera pacifica con slogan e cartelli, tuttavia nel primo giorno di convention i manifestanti sono stati molti meno del previsto (gli stessi promotori prevedevano almeno 30.000 persone). Sono comunque attese nuove iniziative anche nei prossimi giorni con l’obbiettivo probabilmente di avvisare, e mettere in allarme, la nuova candidata democratica riguardo tali complesse tematiche.

Andrea Mercurio

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