Bisogna tornare alla terra, al grano, all’arte del pane e della semplicità: un richiamo che può sembrare una poesia o l’eco di una voce folle proveniente dalla scuola dell’utopia, e invece è proprio un’esortazione.
Bisogna tornare alla natura, ai profumi e ai sapori autentici che sanno di mani di nonna e di tradizioni sempre al passo con i tempi. E bisogna tornare alla bellezza della condivisione e alla meraviglia della convivialità: parole stupende all’interno di un dizionario sempre attuale, sempre consultabile e sempre appropriato.
Si sa: un’iniziativa, un tentativo sono impossibili fin quando non arriva qualcuno e ci prova! Basta provarci. Un po’ come fare il pane: non si può esser certi, certe di come verrà, se sarà insipido o saporito quanto basta, se sarà cotto al punto giusto, se sarà soffice, se avrà la crosta croccante… per ora, quello che conta è accompagnare l’impasto nel forno ed attendere. E se lo si fa insieme ad altri, ad altre, è ancor meglio!
A Bari lo sanno che è più bello farlo in compagnia e sanno che la preparazione del pane, la sua cottura, l’attesa, la sorpresa, l’assaggio e la condivisione sono una filosofia, una vera e propria cultura del pane. Per questo motivo, gli attivisti dell’associazione Effetto Terra hanno creato il “Forno Sociale”: nel quartiere Japigia della città barese, una volta a settimana, si potrà cuocere il pane. Un punto di aggregazione e di collaborazione pensato ed organizzato con lo scopo di riunire la comunità barese e di recuperare l’antica tradizione del forno di quartiere; uniche indicazioni: il pane deve essere preparato in compagnia di altre persone ed utilizzando grani antichi e lievito madre.
E se questa non è poesia…! Se questa non è realtà che supera la fantasia e concretizza l’utopia…! Se questo non è ritorno alle semplici tradizioni e agli autentici stili di vita…
I nomi di questa splendida iniziativa sono quelli di Michele Todisco con Alessia Spino i quali insegneranno a fare il pane e quelli di Carolina Borghi con Francesca Covelli nel ruolo di cuoche e contadine. La data della prima infornata sociale sarà il 17 dicembre (su via Padre Pio, nelle campagne del quartiere Japigia).
Basta poco, in fondo, per crerare/ricreare bellezza…
Ah, non dimenticate la legna: condivisione è anche mettere strumenti e capacità al servizio di tutti, di tutte. E respirate appieno, riempite i vostri polmoni dell’irrinunciabile profumo del pane appena sfornato!
Deborah Biasco
Grazie per aver colto il senso reale di questa iniziativa e averla raccontata.
A presto.